martedì 1 giugno 2010

No alla demagogia della Lega: ripartiamo dalla Repubblica Italiana

Il 150 Anniversario della nascita dell'Italia unita e, ora, la Festa della Repubblica del 2 giugno sono evidentemente ricorrenze che proprio non vanno giù alla parte più volgare della Lega.

Condivido in pieno la posizione del segretario dell'UDC, Lorenzo Cesa,
che critica le posizioni assurde di un europarlamentare leghista (francamente, non merita neanche la citazione del nome).

Facendo da sempre politica nella città di Roma, con la sua tradizione millenaria di civiltà e cultura, mi riesce difficile digerire
affermazioni demagogiche e incivili come la richiesta di posti riservati sui tram per i milanesi.

Mi sembra di ricordare che fu proprio una storia legata ai posti riservati ai bianchi sugli autobus nella cittadina di Montgomery a dare il via al movimento per i diritti civili negli Stati Uniti.
La protagonista si chiamava Rosa Parks, qui potete leggere la sua storia.

Dobbiamo aspettare che tra qualche anno sia un Gennario Esposito a rifiutarsi di lasciare il posto a sedere su un autobus di Milano a un "lumbard" purosangue e a dare via a una protesta nazionale?


La Lega punta sulla bassa demoagogia, sugli istinti più bassi di cittadini inguaiti dalla crisi economica: tutto questo non è accettabile. Noi vogliamo unire l'Italia, non dividerla!




2 giugno: Cesa, Salvini? Lega non faccia due parti in commedia


(ANSA) - ROMA, 31 MAGGIO 2010 -
'Oggi in Italia c'e' una Lega ragionevole, come quella rappresentata dal ministro Maroni, e quella dei Salvini, che insulta i napoletani, reclama posti riservati sui tram per i milanesi e considera superflua la festa del 2 giugno. Ora basta, il Carroccio non puo' recitare due parti nella stessa commedia: o sta al governo e rispetta gli ideali del nostro Paese o si rinchiude nella 'Padania' a fare le sue battaglie campanilistiche e demagogiche'.

Così in una nota il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, commentando le parole dell'europarlamentare della Lega Matteo Salvini sulla festa del 2 giugno. (ANSA)

lunedì 29 marzo 2010

Grazie a tutte e a tutti voi!

Le urne sono appena state chiuse e, ovviamente, è troppo presto per conoscere i risultati.

Proprio per questo voglio ringraziare tutti ADESSO, quando ancora stiamo aspettando di conoscere l'esito del voto.

Ringrazio tutti quelli che mi hanno votato e sostenuto; tutti quelli che, in tanti modi diversi, mi hanno dato una mano, con passione e allegria.
Tutti quelli che ho incontrato e con cui ho parlato in queste giornate intense e appassionanti.
E anche tutti quelli che ho incontrato e che mi hanno conosciuto attraverso i nuovi strumenti del blog, di Facebook, di Twitter, di Friendfeed. Gli strumenti di comunicazione saranno anche nuovi ma la passione è sempre la stessa!

Grazie a tutte e a tutti voi!

La mia lettera agli elettori




Un IMPEGNO concreto per i VALORI più autentici

Al centro la famiglia ed il rispetto della persona


Qui puoi scaricare la mia lettera agli elettori in formato PDF, insieme ai sei punti per il futuro di Roma e del Lazio.
Stampala e mandala ai tuoi amici, familiari, conoscenti, colleghi. Grazie per la tua preziosa collaborazione!


Il 28 e 29 marzo 2010 i cittadini saranno chiamati alle urne per il rinnovo dell’amministrazione della regione Lazio. Un appuntamento importante, soprattutto per il ruolo crescente che la Regione ha nella gestione della cosa pubblica ed, in ultima analisi, per la vita quotidiana dei cittadini in materie di fondamentale importanza, come la sanità, l'ambiente, la formazione.

La competizione elettorale mi vedrà impegnato in primo piano: ho infatti accettato la candidatura nel collegio di Roma e della Provincia di Roma per l’UDC, l’Unione di Centro, partito per il quale sono attualmente consigliere e capo-gruppo nel Municipio di Roma XVI.

In un momento in cui molti si sono allontanati dalla politica, ho fatto una scelta convinta, sapendo che si tratta di uno schieramento che pone al centro delle attività legislative, amministrative ed economiche il rispetto della Persona e della Vita Umana.

Questi valori non sono negoziabili né derogabili per convenienze, per opportunismi o per adesione a programmi generalistici e richiedono l’impegno di tutti per la loro difesa.

L’esigenza di costruire una forte aggregazione di cittadini, anche di diverso orientamento politico, ma con in comune i nostri valori e l’amore e l’orgoglio per la nostra Regione ed, in particolare, per la città di Roma e per il territorio della sua provincia, nasce dal bisogno di sentirsi parte attiva, decisiva e consapevole di un’amministrazione etica, che realizzi la tutela e la promozione della famiglia (fondata tra persone di sesso diverso) e protetta nella sua unità e stabilità, la tutela dei minori, la valorizzazione della figura femminile nel suo duplice ruolo familiare e sociale.

Le parole d’ordine del mio impegno sono quelle che hanno caratterizzato gli anni di attività politica sul territorio: impegno, trasparenza, onestà, buon senso e concretezza per gestire i problemi di una realtà complessa e multietnica come quella di Roma e del Lazio.

Ti chiedo dunque di affidarmi la tua preferenza nelle prossime elezioni regionali del 28 e 29 marzo e di consigliare, se riterrai opportuno, la mia persona alla tua famiglia e alle tue amicizie.

Sono a tua disposizione per ascoltare problemi e proposte utili per il bene comune.

Andrea Pennacchi
Tel. 329 4931903
www.andrea-pennacchi.it
Seguimi anche su Facebook e Twitter

domenica 28 marzo 2010

Oggi e domani si vota!


Si vota oggi (domenica 28 marzo) dalle 8 alle 22 e domani (lunedì 29 marzo), dalle 7 alle 15.

Per votarmi, barra il simbolo UDC sulla scheda verde (regionali) e scrivi Pennacchi. Si può dare solo una preferenza.

Per votare serve il documento e la tessera elettorale.

Buon voto a tutti!

Il volantino con i 6 punti per il futuro di Roma e del Lazio


In questo volantino potete trovare i miei sei punti per il futuro di Roma e del Lazio.

Potete scaricare questo volantino in formato PDF per la stampa qui.

Dall'UDC un patto per la nuova Italia


Vale la pena leggtere questa lunga intervista del presidente dell'UDC, Pier Ferdinando Casini, che ha come oggetto centrale il progetto del partito per il dopo-elezioni regionali.

Un grande progetto di riconciliazione, che punti davvero a fare il bene dell'Italia e ad affrontare i tanti problemi che assillano il Paese e tutti i cittadini.

La mia idea è quella di lavorare da subito a questo progetto anche nel Lazio.

L'Italia, il Lazio, Roma, hanno bisogno di una grande forza moderata, responsabile, seria, che affronti i problemi.


Casini: "Un patto per la nuova Italia"

27 MARZO - Tutto quanto poteva servire a svuotare di significato questa campagna elettorale è stato fatto: dalle liste perse nei corridoi alle adunate nel segno del populismo. Eppure Pier Ferdinando Casini non si limita all'elencazione degli errori altrui ma rilancia il vero progetto dell'Udc per il dopo-Regionali. Lo fa attorno a una priorità, già scandita in ogni possibile occasione: «Riconciliazione nazionale». E ci crede al punto da rimodulare la colonna sonora del suo partito, quella del conflitto con la Lega: «Siamo avversali del leghismo e riteniamo sia meglio che il Carroccio perda qualche regione in più, così sarà più propenso a riflettere». Ciononostante, aggiunge, «se davvero si vuoi rimettere insieme questo Paese la riconciliazione nazionale passa anche per un confronto con la Lega. Da lunedì si comincia a discutere anche di questo». Non deve esserci sorpresa, spiega il leader dell'Udc, «perché il discorso della pacificazione, se ci si crede davvero e si ha davvero a cuore il Paese, impone anche un superamento di tutti gli steccati. Noi siamo pronti a superare i nostri, Bossi deve superare quelli che riguardano l'unità nazionale». D'altronde in queste elezioni gli steccati ci sono, si vedono: «Li ha messi in campo per primo Berlusconi, ma in fondo il suo attacco contro di noi è spiegabile».
«Con Berlusconi - continua Casini - ci siamo parlati assai prima di presentare le liste e, preso atto che noi non ci saremmo alleati con il Pdl in tutte le regioni, ci ha chiesto di evitare almeno accordi con il Pd. Gli ho risposto che invece li avremmo fatti, dove ci fosse sembrato giusto. Si è visto costretto a confermare l'accordo con noi nel Lazio, in Campania e in Calabria, altrimenti le avrebbe perse già prima di combattere. E questo ha dimostrato la debolezza del bipartitismo. Noi l'abbiamo fatta emergere». Casini non si nasconde di aver suscitato rancori in tutti e due i colossi d'argilla. Ma anche qui non gli interessa esasperare le divergenze. E anzi prova a spalancare quello che per ora è uno spiraglio, per esempio, sulle politiche familiari: «Ho intravisto una disponibilità incoraggiante in Tremonti a parlare di un nuovo welfare per le famiglie. Me ne rallegro e dico: siamo pienamente disponibili a studiare tutte le possibili soluzioni e ad incontrarci con un Tremonti che voglia realizzarle». Se c'è da scrivere una pagina nuova, dopo questa tormentatissima campagna elettorale, il leader del Centro vuole farlo secondo uno schema diverso, pacificatorio. Al limite anche rovesciato rispetto alle divisioni che pure ci sono con Pdl e Pd.

Stefano Folli le riconosce due meriti: aver interpretato bene il ruolo di forza moderata ed essersi fatto carico del discorso sulla riconciliazione. Ma nell'intervista pubblicata da liberal aggiunge che a ricucire deve essere anche la Lega. Se Bossi vuole le riforme, dice, deve ricomporre il rapporto con l'opposizione.
Come le ho detto, noi faremo di tutto per contrastare la Lega, ma vogliamo ricucire il Paese con tutti, anche con il partito di Umberto Bossi. Perché l'Italia sta drammaticamente avvitandosi in una spirale di odi contrapposti, di lotte corporative, territoriali, sindacali. E la Lega appunto, se perderà qualche regione in più sarà anche più facilitata a riflettere. Certo non dobbiamo indurla in tentazione perché se vince ovunque il rischio è che alzi sempre la posta e si vada veramente verso una disgregazione nazionale.

Anche perché con il controllo delle regioni sommato al federalismo, molti nel Carroccio già vedono una secessione di fatto.
Noi il federalismo non l'abbiamo votato. E oggi pero i nodi vengono al pettine: siamo stati gli unici a dire che, disegnato così, quel modello è un castello di carta, un insieme di buoni propositi che si infrangono sulla realtà. Al dunque si arriverà con i decreti attuativi: che potranno essere o un colpo di piccone sull'unità nazionale o la base di un federalismo solidale che lascia aperte le speranze.

A proposito di speranze: Tremonti dice che non si può intervenire su nulla, poi però con i singoli candidati, Polverini in primis, l'Udc riesce a mettere sul tavolo il quoziente familiare, e ora anche Alemanno mostra interesse.
Ripeto, ho colto in Tremonti alcuni passaggi sulla riforma fiscale che mostrano attenzione alla famiglia. Secondo me è importantissimo, noi non faremo cadere questa disponibilità. Ne ho già parlato con Bonanni l'altro giorno: io ritengo fondamentale avvicinarsi al quoziente familiare in tutte le forme possibili. C'è tutta la disponibilità mia e dell'Udc a incamminarsi nell'impresa. Se Tremonti ha il coraggio di andare avanti su questa strada ci incontrerà.

In un editoriale sul Corriere, Angelo Panebianco indica nel tremontismo una delle evoluzioni possibili nel momento in cui uscirà di scena Berlusconi.
Parliamoci chiaro, per ora il tremontismo è solo un'espressione, nel senso che il ministro dell'Economia sta cercando di tenere i conti in ordine, e non è un merito da poco. Il resto è fumisteria. Ciò non vuoi dire, ribadisco, che il suo sforzo di tenere i bilanci in ordine sia una cosa poco importante.

Resta irrisolto un nodo, per il Pdl: quello dei ceti medi, illuminati sedici anni fa dalla discesa in campo di Berlusconi e ora delusi, smarriti.
Una cosa è certa: queste Regionali non possono essere la prova generale per mandare a casa Berlusconi, perché sarebbe assolutamente demenziale: Berlusconi deve governare. La possibilità di un'alternativa efficace è solo nel fatto che questa legislatura si consumi con tutte le sue contraddizioni. Vada avanti e governi, questo è quello che deve fare. Il resto sono chiacchiere. Fra tre anni o il bipolarismo supera la prova perché Berlusconi governa bene, oppure implode tutto. Quando si dice che noi facciamo un investimento per il futuro si intende una cosa molto semplice: se volevamo incassare qualche vantaggio, stavamo nel governo con Berlusconi, o andavamo nelle giunte di sinistra. Non abbiamo fatto né l'una né l'altra cosa giocando la nostra carta nella politica nazionale. Ma tengo a chiarire un altro punto.

Prego.
Noi faremo un partito nuovo partendo da quello che c'è, che è l'Unione di centro: e per il dopo io penso a un rassemblement, non a un grande partito nella forma tradizionale. Ognuno mantiene la sua autonomia, poi tutte le forze politiche che vogliono aderire a un rassemblement più ampio lo possono fare. La Costituente di centro serve a rafforzare noi, a fare un Centro diverso e più forte. Ognuno a sua volta si organizzi, dopo possiamo ritrovarci insieme, con uno schema aperto, in cui nessuno è più ricattato da posizioni estremiste che non condivide.

Questo riguarda anche Fini?
Guardi, non cado nel gioco dei nomi e dei cognomi. L'appello che io lancio riguarda tutti coloro che pensano che la politica italiana debba recuperare dignità e serietà e che ci sia il bisogno storico di unirsi, dopo la "guerra civile" della Seconda Repubblica, per ricostruire questo Paese e assicurargli un futuro oggi chiaramente a rischio.

Facciamo il flashback di questa campagna elettorale: tanto scandalo per la posizione dell'Udc, alimentato soprattutto da Berlusconi, forse nasce dal fatto che l'Udc ha messo in campo una pratica da altri dismessa, cioè la politica: scelta dei candidati, dei programmi, delle singole alleanze.
Possiamo dirla anche così: dal suo punto di vista Berlusconi aveva ragione a non volerci, ma non era così forte da poterci non volere, se no perdeva sicuramente diverse regioni. E questo dimostra una cosa: il bipolarismo non funziona. Noi abbiamo scompaginato il tavolo che si erano apparecchiato Pd e Pdl. Loro erano persuasi che si dovesse entrare nelle parti predeterminate che avevano distribuito loro. Ripeto, me ne accorsi quando parlai con Berlusconi tre mesi fa e lui disse: "Voi o andate da soli o non è che fate alleanze con la sinistra, se no vi attaccheremo". Risposi: fate bene ad attaccarci. Pretendeva che fossimo vincolati o ad un'alleanza con lui o ad andare da soli. Una scelta di comodo, ma solo per lui. Sull'altro versante il Pd alla fine mirava alla stessa cosa, forse si aveva un po' più di pudore a dirlo perché capivano come per noi quella scelta fosse impossibile. Con le alleanze variabili abbiamo scompaginato il bipolarismo, esattamente quello che volevamo ottenere. Il fatto che Pdl e Pd sono stati obbligati ad accettarle pur non volendole è una prova di debolezza del sistema. Berlusconi ha intuito il pericolo ma non ha avuto la forza di arrivare alle estreme conseguenze. È emersa una mancanza di autosufficienza strutturale, per entrambi.

Ultima nota: in questa campagna elettorale si è fatta strada la tendenza a usare la parola "popolo" al posto di "partito", anche a sinistra, dal popolo viola a quello di Annozero.
Si è anche chiarita una cosa: le riforme così come le evoca Berlusconi sono un populismo che è molto lontano dall'idea di democrazia rappresentativa. E non mi convince Quagliariello quando sostiene che in fondo nelle democrazie moderne un certo grado di populismo è fisiologico: qui si rischia una deriva sudamericana se si evocano con tanta superficialità soluzioni come i gazebo. Non è una cosa seria: prima ancora che il contenuto, nel processo delle riforme è la modalità che conta. Una persona che si dice liberale come Quagliariello dovrebbe sapere che la forma è sostanza.

di Errico Novi, tratto da 'Liberal' del 27/03/2010

sabato 27 marzo 2010

Hai un amico o un'amica in provincia di Roma?

Per votare Andrea Pennacchi è necessario essere residenti nella città di Roma o in uno dei comuni della provincia di Roma.

Se hai un parente, un amico o un'amica, un conoscente, che abita in uno di questi comuni, puoi dirgli di votare per Andrea Pennacchi alle elezioni regionali Lazio 2010.

I comuni della provincia di Roma sono:

Affile - Agosta - Albano Laziale - Allumiere - Anguilla Sabazia - Anticoli Corrado - Anzio - Arcinazzo Romamo - Ardea - Ariccia - Arsoli - Artena - Bellegra - Bracciano - Camerata Nuova - Campagnano di Roma - Canale Monterano - Canterano - Capena - Capranica Prestina - Carpineto Romano - Casape - Castel Gandolfo - Castel Madama - Castel San Pietro Romano - Castelnuovo di Porto - Cave - Cerreto Laziale - Cervara di Roma - Cerveteri - Ciampino - Ciciliano - Cineto Romano - Civitavecchia - Civitella San Paolo - Colleferro - Colonna - Fiano Romano - Filacciano - Fiumicino - Fonte Nuova - Formello - Frascati - Gallicano nel Lazio - Gavignano - Genazzano - Genzano di Roma - Gerano - Gorga - Grattaferrata - Guidonia Montecelio - Jenne - Labico - Ladispoli - Lanuvio - Lariano - Licenza - Magliano Romano - Mandela - Manziana - Marano Equo - Marcellina - Marino - Mazzano Romano - Mentana - Monte Compatri - Monte Porzio catone - Monteflavio - Montelanico - Montelibretti - Monterotondo - Montorio Romano - Moricone - Morlupo - Nazzano - NemiNerola - Nettuno - Olevano Romano - Palestrina - Palombara Sabina - PercilePisognano - Poli - Pomezia - Ponzano Romano - Riano - Rignano FlaminioRiofreddo - Rocca Canterano - Rocca di Cave - Rocca di Papa - Rocca Priora - Rocca Santo Stefano - Rocca Giovane - Roiate - Roviano - Sacrofano - Sambuci - San Cesareo - San Gregorio da Sassola - San Polo dei Cavalieri - San Vito Romano - Santa Marinella - Sant’Angelo Romano - Sant’Oreste - Saracinesco - Senni - Subiaco – Tivoli - Tolfa - Torrita Tiberina - Trevignano Romano - VallepietraVallinfreda - Valmontone - Velletri - Vicovaro - Vivaro Romano - Zagarolo

Un ultimo sforzo: domani e lunedì si vota


Voglio ringraziare fin da ora tutte le persone, gli amici e le amiche che in tanti modi hanno collaborato a questa bellissima campagna elettorale. E' stata per me un'esperienza indimenticabile, di cui avrò modo di riparlare qui nel sito.

Ora vi chiedo un ultimo sforzo, in vista del voto che si svolgerà domani, domenica 28 marzo, e lunedì 29 marzo 2010 (qui trovate alcune indicazioni pratiche sul voto).

Vi chiedo di ricordare il mio nome a familiari, parenti, amici, conoscenti, vicini di casa, colleghi di lavoro. Basta una telefonata, un'email, un SMS, un messaggio inviato tramite Facebook.

Qui trovate il materiale che potete inviare per farmi conoscere e per consentire ai vostri amici di valutarmi e decidere di affidarmi il loro voto:
Puoi usare questo materiale anche per convincere qualche indeciso o qualcuno che non vuole andare a votare, oppure semplicemente per ricordare il mio nome ai tuoi amici.

Il tuo aiuto, l'aiuto di tutti voi che mi avete seguito in questa campagna, è fondamentale per raggiungere l'obiettivo!

venerdì 26 marzo 2010

Il voto utile per l'UDC contro l'astensionismo

Casini dice giustamente di comprendere la gente che non vuole andare a votare. "Mi stupirei del contrario" spiega il presidente dell'UDC.

Difficile dargli torto. Gli avvenimenti di questa campagna elettorale, con gli scandali a ripetizione, dalla Puglia alla Lombardia, le liste elettorali fasulle o non presentate, le manifestazioni di piazza dell'opposizione contro tutti e del governo contro sé stesso, i proclami sulla prossima sconfitta del cancro e tante altre amenità/bestialità, hanno davvero stancato gli italiani.

I problemi delle persone, della famiglie, delle imprese, come ho ripetuto tante volte durante questa campagna, sono scomparsi.

Noi dell'UDC continuiamo a credere in una politica di cose concrete, di proposte, di soluzioni.

Per questo qui nel Lazio il voto utile alle regionali domenica 28 e lunedì 29 marzo 2010 è per la lista dell'UDC: a Roma e in tutti i comuni della provincia indica la preferenza per "Andrea Pennacchi".


Regionali: Casini, astensionismo? Mi stupirei del contrario

(ANSA) - MILANO, 25 MARZO -
'La gente dice che non va a votare. Mi stupirei del contrario': il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, a Milano per chiudere la campagna elettorale del candidato presidente lombardo, Savino Pezzotta, nel suo discorso ha parlato anche dell'astensionismo e di una politica che - dagli annunci di Berlusconi che in tre anni sconfiggera' il cancro, ai falo' del ministro Roberto Calderoli - e' zeppa di 'buffonate'.

Casini ha difeso la decisione, in Lombardia e in altre regioni, di andare da soli.

E ha aggiunto che se il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, 'pensa di affrontare il futuro recuperando un Ulivo in salsa bis, magari con l'aggiunta dell'Udc, io dico che e' fuori dal mondo'.

E allo stesso modo, se 'il centrodestra degradasse ad una sorta di populismo leghista, noi non avremmo alternative che andare da soli.

Se serieta' non c'e' da una parte e dall'altra, non possiamo che confermare la nostra impostazione'.
E, a chi invita ad un voto utile, dice di rispondere 'utile a chi? Gli appelli sono finalizzati all'interesse loro. E' propaganda di chi dovrebbe rispondere a quanto non ha fatto essendo nelle condizioni di farlo'.

Le proposte dell'UDC per lo sport nel Lazio

Ho già parlato di sport in questo blog.

La pratica sportiva è un fattore su cui puntare per ottenere obiettivi in vari campi, dalle politiche giovanili alla prevenzione per la salute.

Non dimenticherei, inoltre, il valore positivo dell'attività sportiva per gli anziani.

Nella nostra regione lo sport va rimesso al centro delle politiche sociali: non solo lo sport agonistico e i grandi eventi, che pure hanno un valore importante, ma soprattutto la pratica sportiva, lo sport dilettantesco, gli sport minori che tanti titoli e medaglie portano alle società sportive del Lazio.

Vi propongo, di seguito, alcune delle proposte dell'UDC per lo sport nel Lazio.




ALCUNE PROPOSTE DELL'UDC PER L'ATTIVITA' SPORTIVA NEL LAZIO

Con lo sport ci si allena alla vita e al suo rispetto.
È questo il primo valore che per noi la Regione deve trasmettere soprattutto ai cittadini più giovani.

Impianti sportivi: una casa per ogni Associazione Sportiva
Promuovere, nei nuovi piani urbanistici, gli impianti sportivi a opere di Urbanizzazione Primaria. Questi impianti saranno considerati come le scuole, le chiese e le caserme di polizia. Si favorirà così la diffusione di un “progetto standard” a basso costo di costruzione e di gestione, con l'impiego di energie alternative (es. pannelli fotovoltaici nelle coperture) e con gradevolezza architettonica.

Sostenere lo sport è sostenere la salute
Dotare ogni impianto sportivo di un defibrillatore cardiaco. Assicurare una maggiore diffusione di competenze e sensibilità sulla sicurezza sportiva favorendo la formazione e preparazione del personale dirigenziale e tecnico su tale importante tema. L’unico vero baluardo per la nascita di quella nuova frontiera della Medicina della prevenzione e del mantenimento dello stato di salute. Dal momento di ingresso del Giovane nello Sport, l’individuazione di qualsiasi problematica sanitaria, quanto la sua correzione, avviene attraverso questo nuovo ed attento protocollo patrizio che estende a tutti i Giovani sportivi, la stessa tutela Sanitaria oggi riservata esclusivamente allo sport professionistico.

Lo Sport ha valore, dai valore allo Sport
Sostenere le iniziative che metteranno in evidenza i veri Valori insiti nello Sport. Riconoscimenti a Società Sportive, Dirigenti, Tecnici, Volontari ed Atleti costituiranno un appuntamento annuale. Saranno valorizzate iniziative che enfatizzeranno la tradizione sportiva, con borse di studio per Studenti che effettueranno ricerche sulla Storia e sulle tradizioni sportive del territorio.

Scuola di Sport, Scuola di Vita
Occorre favorire l’introduzione dell’attività motorie e ludico - sportiva nelle Scuole dell’Infanzia e Primarie. Sarà opportuno dare maggiore risalto all’attività sportiva scolastica nella Scuola Secondaria di primo e secondo grado, valorizzando l’attività interna agli Istituti e le fasi provinciali e regionali dei Giochi Sportivi Studenteschi.

Valorizzare il volontariato sportivo
Valorizzare il volontariato sportivo nel Lazio. La Regione potrà favorire l’impiego di tali energie per l’affidamento di spazi verde e parchi, che diverranno le “nuove piazze” della nostra società. Si garantirebbe un miglior controllo del territorio ed un suo uso a scopi sociali.

giovedì 25 marzo 2010

Elezioni regionali Lazio 2010: istruzioni per l'uso


Siamo ormai alla vigilia del voto: vi chiedo un ultimo sforzo per sostenermi tra i vostri amici, i vostri familiari, i vostri colleghi di lavoro.

Qui di seguito trovate alcune informazioni pratiche sulle votazioni.

Ricordate: possono votare per me tutti gli elettori che si trovano nei comuni della provincia di Roma. Se hai amici in uno dei comuni che trovi elencati qui sotto (da Velletri a Capranica Prenestina, da Civitavecchia a Nettuno, da Mentana a Tivoli), invitalo a votare per l'UDC e a esprimere la sua preferenza per "Andrea Pennacchi".


Per ogni vostra necessità potete contattarmi, anche durante i giorni delle votazioni, ai recapiti a vostra disposizione.

Grazie per la vostra collaborazione!


Si vota domenica 28 marzo, dalle 8 alle 22, e lunedì 29 marzo 2010, dalle 7 alle 15.

Per votare Andrea Pennacchi, usa la scheda verde (elezioni regionali).

Barra il simbolo dell'UDC e scrivi PENNACCHI.



Si può dare una sola preferenza!

Per votare sono necessari un documento di identità valido e la scheda elettorale.


Puoi votare e far votare Andrea Pennacchi nella città di Roma ed in tutti i comuni della provincia di Roma:

Affile - Agosta - Albano Laziale - Allumiere - Anguilla Sabazia - Anticoli Corrado - Anzio - Arcinazzo Romamo - Ardea - Ariccia - Arsoli - Artena - Bellegra - Bracciano - Camerata Nuova - Campagnano di Roma - Canale Monterano - Canterano - Capena - Capranica Prestina - Carpineto Romano - Casape - Castel Gandolfo - Castel Madama - Castel San Pietro Romano - Castelnuovo di Porto - Cave - Cerreto Laziale - Cervara di Roma - Cerveteri - Ciampino - Ciciliano - Cineto Romano - Civitavecchia - Civitella San Paolo - Colleferro - Colonna - Fiano Romano - Filacciano - Fiumicino - Fonte Nuova - Formello - Frascati - Gallicano nel Lazio - Gavignano - Genazzano - Genzano di Roma - Gerano - Gorga - Grattaferrata - Guidonia Montecelio - Jenne - Labico - Ladispoli - Lanuvio - Lariano - Licenza - Magliano Romano - Mandela - Manziana - Marano Equo - Marcellina - Marino - Mazzano Romano - Mentana - Monte Compatri - Monte Porzio catone - Monteflavio - Montelanico - Montelibretti - Monterotondo - Montorio Romano - Moricone - Morlupo - Nazzano - NemiNerola - Nettuno - Olevano Romano - Palestrina - Palombara Sabina - PercilePisognano - Poli - Pomezia - Ponzano Romano - Riano - Rignano FlaminioRiofreddo - Rocca Canterano - Rocca di Cave - Rocca di Papa - Rocca Priora - Rocca Santo Stefano - Rocca Giovane - Roiate - Roviano - Sacrofano - Sambuci - San Cesareo - San Gregorio da Sassola - San Polo dei Cavalieri - San Vito Romano - Santa Marinella - Sant’Angelo Romano - Sant’Oreste - Saracinesco - Senni - Subiaco – Tivoli - Tolfa - Torrita Tiberina - Trevignano Romano - VallepietraVallinfreda - Valmontone - Velletri - Vicovaro - Vivaro Romano - Zagarolo

Il lavoro è un'emergenza nazionale

Il lavoro è una vera emergenza nazionale. Ieri l'Istat ci ha detto che nel 2009 sono stati persi 380mila posti di lavoro.

380mila! Significa circa un milione di persone in gravi difficoltà: per ogni lavoratore c'è una famiglia, una moglie, un marito, dei figli, i genitori...

Dietro ai numeri, ci sono tanti drammi, tanta sofferenza. Per questo dobbiamo intervenire con energia, a partire proprio dalla regione, che oggi ha tantissimi strumenti per creare lavoro, occupazione, impresa.

Queste sono le proposte sul lavoro dei miei 6 punti per il futuro di Roma e del Lazio: sono convinto che siano obiettivi realizzabili nella prossima Regione Lazio.

PUNTARE SUL LAVORO
Il Lazio che governeremo rimetterà in moto il mondo produttivo, puntando sui giovani per un futuro che sia di tutti:
  • con la formazione ed il credito per i giovani che vogliono fare impresa e puntare sull’innovazione
  • con un piano speciale per l’erogazione del credito alle imprese che stanno reagendo alla crisi internazionale
  • con la difesa dell’artigianato per promuovere la qualità dei nostri prodotti a livello nazionale.

La crisi fa ripartire la disoccupazione
L'Istat: nel 2009 persi 380mila posti

[www.lastampa.it]

Dopo 14 anni di crescita continua l’occupazione in Italia inverte la rotta: nella media del 2009 - secondo i dati diffusi oggi dall’Istat - gli occupati sono diminuiti di 380.000 unità (-1,6%) con un calo concentrato nel Mezzogiorno (-3% pari a 194.000 posti in meno) arrivando nel complesso a quota 23.025.000.

Il tasso di disoccupazione nella media annua ha raggiunto il 7,8% (1.945.000 i senza lavoro con un aumento di 253.000 unità) a fronte del 6,7% del 2008. Nel quarto trimestre in media il dato è ancora peggiore con un calo di 428.000 occupati rispetto al quarto trimestre 2008 (-1,8% ) e un tasso di disoccupazione grezzo dell’8,6% (2.145.000 in media i senza lavoro nel trimestre), superiore di 1,5 punti sullo stesso periodo del 2008. Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e quello del Lavoro, Maurizio Sacconi, hanno commentato i dati sottolineando come la situazione italiana sul fronte occupazionale sia comunque migliore di quella dell’Eurozona con un tasso di disoccupazione al 7,8% a fronte del 9,4% medio dei paesi dell’area euro.

[leggi la notizia intera sul sito de La Stampa]

mercoledì 24 marzo 2010

Intervista di Casini al TG1

In questa intervista al TG1 il presidente dell'UDC, Pier Ferdinando Casini, affronta alcuni temi molto concreti della campagna elettorale dell'UDC.

Non servono le manifestazioni di piazza, soprattutto da parte di chi governa, ma servono responsabilità, programmi concreti, obiettivi da realizzare per il bene del Paese.

L'UDC è pronta, gli italiani aspettano: le altre forze politiche dove sono?


martedì 23 marzo 2010

I problemi concreti al centro della campagna elettorale


Ha ragione il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa: in questa campagna elettorale si parla un po' di tutto ma non dei problemi della gente, delle famiglie, del territorio.

Queste sono elezioni regionali: bisognava parlare e discutere di sanità, formazione, lavoro, giovani, trasporti, famiglie, agricoltura, artigianato, piccole e medie imprese ...

Invece, si parla solo di gossip, di liste, di panini, dei numeri delle manifestazioni di piazza: e le cose concrete, dove sono andate a finire?

Nei tanti incontri che sto avendo in questa campagna per le regionali Lazio 2010, invece, ho visto che la gente vuole parlare di problemi reali: vuole risposte ed è pronta anche a fare proposte, segnalare problemi, dare indicazioni. C'è una voglia di partecipare che la politica-spettacolo delle piazze televisive finisce per soffocare.

Ho cercato con tutti di parlare di cose concrete, partendo dai miei sei punti per dare un futuro al Lazio e a Roma: famiglia, giovani, lavoro, territorio, sanità, trasporti.

Che cosa ne pensate?


Regionali: Cesa, campagna anomala, non si parla di problemi

(ANSA) - POTENZA, 22 MARZO 2010
'Questa e' una campagna elettorale anomala. Non si riesce a parlare dei problemi della gente e del territorio'. Cosi' il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, a margine di un incontro elettorale che si e' svolto in serata, a Potenza.

'L'Udc - ha aggiunto Cesa - ha organizzato quattro mesi fa assemblee programmatiche provinciali e regionali per capire i problemi della gente e dei territori, ed elaborare un programma che e' stato oggetto degli accordi fatti nelle singole regioni, in particolare sulla tutela della famiglia, sui sostegni all'agricoltura e alle piccole e medie imprese.

Siamo orgogliosi di averlo fatto - ha concluso il segretario dell'Udc - a differenza di altri che hanno pensato solo al toto-alleanze'.
(ANSA).

lunedì 22 marzo 2010

Il voto per l'UDC è un voto utile per il Paese e per tutti gli italiani

Assistere ancora una volta agli appelli al "voto utile" sa veramente di politica vecchia e stantia.

Appellarsi al voto utile vuol dire ritenere gli italiani dei cretini che non sanno scegliere cosa è meglio per loro attraverso il voto.

Votare per l'UDC, in tutti questi ultimi anni, è stato un voto non solo utile, ma utilissimo, per assicurare in Italia la presenza di una forza democratica, moderata, concreta, interessata ai problemi dei cittadini e non alle beghe da talk show.

Per questo vi chiedo di votare UDC alle prossime regionali 2010 e, se votate a Roma e nei paesi della provincia di Roma, di esprimere la vostra preferenza per me, scrivendo "Andrea Pennacchi".


Regionali: Casini, per Berlusconi voto utile è per suoi interessi
Premier bravo a organizzare feste, non a risolvere problemi


Roma, 22 marzo 2010 (Apcom) - Il fatto che Berlusconi faccia appello al voto utile "mi dà l'idea che siamo ben messi, sennò non farebbe questo richiamo. E poi gli italiani lo conoscono, sanno che chiede un voto utile per se stesso, per i suoi interessi, non per i loro". Lo ha detto il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, in un'intervista al Tg2.

L'esponente centrista si dice tutt'altro che pentito di non aver partecipato alle manifestazioni di maggioranza e opposizione. "Ci mancherebbe altro. Sono contento - osserva - di essere rimasto fuori.

Io sono con la maggioranza silenziosa degli italiani che non vanno in piazza, quelli che vogliono che cambi la politica, che sono seccati perché la politica è distante dalle domande che formulano giornalmente.

Berlusconi dopo due anni, con cento parlamentari di maggioranza, va in piazza a fare cosa? A fare una festa è bravissimo, ma gli italiani lo hanno votato perché risolvesse i problemi. Per ora, tabula rasa".