lunedì 29 marzo 2010

Grazie a tutte e a tutti voi!

Le urne sono appena state chiuse e, ovviamente, è troppo presto per conoscere i risultati.

Proprio per questo voglio ringraziare tutti ADESSO, quando ancora stiamo aspettando di conoscere l'esito del voto.

Ringrazio tutti quelli che mi hanno votato e sostenuto; tutti quelli che, in tanti modi diversi, mi hanno dato una mano, con passione e allegria.
Tutti quelli che ho incontrato e con cui ho parlato in queste giornate intense e appassionanti.
E anche tutti quelli che ho incontrato e che mi hanno conosciuto attraverso i nuovi strumenti del blog, di Facebook, di Twitter, di Friendfeed. Gli strumenti di comunicazione saranno anche nuovi ma la passione è sempre la stessa!

Grazie a tutte e a tutti voi!

La mia lettera agli elettori




Un IMPEGNO concreto per i VALORI più autentici

Al centro la famiglia ed il rispetto della persona


Qui puoi scaricare la mia lettera agli elettori in formato PDF, insieme ai sei punti per il futuro di Roma e del Lazio.
Stampala e mandala ai tuoi amici, familiari, conoscenti, colleghi. Grazie per la tua preziosa collaborazione!


Il 28 e 29 marzo 2010 i cittadini saranno chiamati alle urne per il rinnovo dell’amministrazione della regione Lazio. Un appuntamento importante, soprattutto per il ruolo crescente che la Regione ha nella gestione della cosa pubblica ed, in ultima analisi, per la vita quotidiana dei cittadini in materie di fondamentale importanza, come la sanità, l'ambiente, la formazione.

La competizione elettorale mi vedrà impegnato in primo piano: ho infatti accettato la candidatura nel collegio di Roma e della Provincia di Roma per l’UDC, l’Unione di Centro, partito per il quale sono attualmente consigliere e capo-gruppo nel Municipio di Roma XVI.

In un momento in cui molti si sono allontanati dalla politica, ho fatto una scelta convinta, sapendo che si tratta di uno schieramento che pone al centro delle attività legislative, amministrative ed economiche il rispetto della Persona e della Vita Umana.

Questi valori non sono negoziabili né derogabili per convenienze, per opportunismi o per adesione a programmi generalistici e richiedono l’impegno di tutti per la loro difesa.

L’esigenza di costruire una forte aggregazione di cittadini, anche di diverso orientamento politico, ma con in comune i nostri valori e l’amore e l’orgoglio per la nostra Regione ed, in particolare, per la città di Roma e per il territorio della sua provincia, nasce dal bisogno di sentirsi parte attiva, decisiva e consapevole di un’amministrazione etica, che realizzi la tutela e la promozione della famiglia (fondata tra persone di sesso diverso) e protetta nella sua unità e stabilità, la tutela dei minori, la valorizzazione della figura femminile nel suo duplice ruolo familiare e sociale.

Le parole d’ordine del mio impegno sono quelle che hanno caratterizzato gli anni di attività politica sul territorio: impegno, trasparenza, onestà, buon senso e concretezza per gestire i problemi di una realtà complessa e multietnica come quella di Roma e del Lazio.

Ti chiedo dunque di affidarmi la tua preferenza nelle prossime elezioni regionali del 28 e 29 marzo e di consigliare, se riterrai opportuno, la mia persona alla tua famiglia e alle tue amicizie.

Sono a tua disposizione per ascoltare problemi e proposte utili per il bene comune.

Andrea Pennacchi
Tel. 329 4931903
www.andrea-pennacchi.it
Seguimi anche su Facebook e Twitter

domenica 28 marzo 2010

Oggi e domani si vota!


Si vota oggi (domenica 28 marzo) dalle 8 alle 22 e domani (lunedì 29 marzo), dalle 7 alle 15.

Per votarmi, barra il simbolo UDC sulla scheda verde (regionali) e scrivi Pennacchi. Si può dare solo una preferenza.

Per votare serve il documento e la tessera elettorale.

Buon voto a tutti!

Il volantino con i 6 punti per il futuro di Roma e del Lazio


In questo volantino potete trovare i miei sei punti per il futuro di Roma e del Lazio.

Potete scaricare questo volantino in formato PDF per la stampa qui.

Dall'UDC un patto per la nuova Italia


Vale la pena leggtere questa lunga intervista del presidente dell'UDC, Pier Ferdinando Casini, che ha come oggetto centrale il progetto del partito per il dopo-elezioni regionali.

Un grande progetto di riconciliazione, che punti davvero a fare il bene dell'Italia e ad affrontare i tanti problemi che assillano il Paese e tutti i cittadini.

La mia idea è quella di lavorare da subito a questo progetto anche nel Lazio.

L'Italia, il Lazio, Roma, hanno bisogno di una grande forza moderata, responsabile, seria, che affronti i problemi.


Casini: "Un patto per la nuova Italia"

27 MARZO - Tutto quanto poteva servire a svuotare di significato questa campagna elettorale è stato fatto: dalle liste perse nei corridoi alle adunate nel segno del populismo. Eppure Pier Ferdinando Casini non si limita all'elencazione degli errori altrui ma rilancia il vero progetto dell'Udc per il dopo-Regionali. Lo fa attorno a una priorità, già scandita in ogni possibile occasione: «Riconciliazione nazionale». E ci crede al punto da rimodulare la colonna sonora del suo partito, quella del conflitto con la Lega: «Siamo avversali del leghismo e riteniamo sia meglio che il Carroccio perda qualche regione in più, così sarà più propenso a riflettere». Ciononostante, aggiunge, «se davvero si vuoi rimettere insieme questo Paese la riconciliazione nazionale passa anche per un confronto con la Lega. Da lunedì si comincia a discutere anche di questo». Non deve esserci sorpresa, spiega il leader dell'Udc, «perché il discorso della pacificazione, se ci si crede davvero e si ha davvero a cuore il Paese, impone anche un superamento di tutti gli steccati. Noi siamo pronti a superare i nostri, Bossi deve superare quelli che riguardano l'unità nazionale». D'altronde in queste elezioni gli steccati ci sono, si vedono: «Li ha messi in campo per primo Berlusconi, ma in fondo il suo attacco contro di noi è spiegabile».
«Con Berlusconi - continua Casini - ci siamo parlati assai prima di presentare le liste e, preso atto che noi non ci saremmo alleati con il Pdl in tutte le regioni, ci ha chiesto di evitare almeno accordi con il Pd. Gli ho risposto che invece li avremmo fatti, dove ci fosse sembrato giusto. Si è visto costretto a confermare l'accordo con noi nel Lazio, in Campania e in Calabria, altrimenti le avrebbe perse già prima di combattere. E questo ha dimostrato la debolezza del bipartitismo. Noi l'abbiamo fatta emergere». Casini non si nasconde di aver suscitato rancori in tutti e due i colossi d'argilla. Ma anche qui non gli interessa esasperare le divergenze. E anzi prova a spalancare quello che per ora è uno spiraglio, per esempio, sulle politiche familiari: «Ho intravisto una disponibilità incoraggiante in Tremonti a parlare di un nuovo welfare per le famiglie. Me ne rallegro e dico: siamo pienamente disponibili a studiare tutte le possibili soluzioni e ad incontrarci con un Tremonti che voglia realizzarle». Se c'è da scrivere una pagina nuova, dopo questa tormentatissima campagna elettorale, il leader del Centro vuole farlo secondo uno schema diverso, pacificatorio. Al limite anche rovesciato rispetto alle divisioni che pure ci sono con Pdl e Pd.

Stefano Folli le riconosce due meriti: aver interpretato bene il ruolo di forza moderata ed essersi fatto carico del discorso sulla riconciliazione. Ma nell'intervista pubblicata da liberal aggiunge che a ricucire deve essere anche la Lega. Se Bossi vuole le riforme, dice, deve ricomporre il rapporto con l'opposizione.
Come le ho detto, noi faremo di tutto per contrastare la Lega, ma vogliamo ricucire il Paese con tutti, anche con il partito di Umberto Bossi. Perché l'Italia sta drammaticamente avvitandosi in una spirale di odi contrapposti, di lotte corporative, territoriali, sindacali. E la Lega appunto, se perderà qualche regione in più sarà anche più facilitata a riflettere. Certo non dobbiamo indurla in tentazione perché se vince ovunque il rischio è che alzi sempre la posta e si vada veramente verso una disgregazione nazionale.

Anche perché con il controllo delle regioni sommato al federalismo, molti nel Carroccio già vedono una secessione di fatto.
Noi il federalismo non l'abbiamo votato. E oggi pero i nodi vengono al pettine: siamo stati gli unici a dire che, disegnato così, quel modello è un castello di carta, un insieme di buoni propositi che si infrangono sulla realtà. Al dunque si arriverà con i decreti attuativi: che potranno essere o un colpo di piccone sull'unità nazionale o la base di un federalismo solidale che lascia aperte le speranze.

A proposito di speranze: Tremonti dice che non si può intervenire su nulla, poi però con i singoli candidati, Polverini in primis, l'Udc riesce a mettere sul tavolo il quoziente familiare, e ora anche Alemanno mostra interesse.
Ripeto, ho colto in Tremonti alcuni passaggi sulla riforma fiscale che mostrano attenzione alla famiglia. Secondo me è importantissimo, noi non faremo cadere questa disponibilità. Ne ho già parlato con Bonanni l'altro giorno: io ritengo fondamentale avvicinarsi al quoziente familiare in tutte le forme possibili. C'è tutta la disponibilità mia e dell'Udc a incamminarsi nell'impresa. Se Tremonti ha il coraggio di andare avanti su questa strada ci incontrerà.

In un editoriale sul Corriere, Angelo Panebianco indica nel tremontismo una delle evoluzioni possibili nel momento in cui uscirà di scena Berlusconi.
Parliamoci chiaro, per ora il tremontismo è solo un'espressione, nel senso che il ministro dell'Economia sta cercando di tenere i conti in ordine, e non è un merito da poco. Il resto è fumisteria. Ciò non vuoi dire, ribadisco, che il suo sforzo di tenere i bilanci in ordine sia una cosa poco importante.

Resta irrisolto un nodo, per il Pdl: quello dei ceti medi, illuminati sedici anni fa dalla discesa in campo di Berlusconi e ora delusi, smarriti.
Una cosa è certa: queste Regionali non possono essere la prova generale per mandare a casa Berlusconi, perché sarebbe assolutamente demenziale: Berlusconi deve governare. La possibilità di un'alternativa efficace è solo nel fatto che questa legislatura si consumi con tutte le sue contraddizioni. Vada avanti e governi, questo è quello che deve fare. Il resto sono chiacchiere. Fra tre anni o il bipolarismo supera la prova perché Berlusconi governa bene, oppure implode tutto. Quando si dice che noi facciamo un investimento per il futuro si intende una cosa molto semplice: se volevamo incassare qualche vantaggio, stavamo nel governo con Berlusconi, o andavamo nelle giunte di sinistra. Non abbiamo fatto né l'una né l'altra cosa giocando la nostra carta nella politica nazionale. Ma tengo a chiarire un altro punto.

Prego.
Noi faremo un partito nuovo partendo da quello che c'è, che è l'Unione di centro: e per il dopo io penso a un rassemblement, non a un grande partito nella forma tradizionale. Ognuno mantiene la sua autonomia, poi tutte le forze politiche che vogliono aderire a un rassemblement più ampio lo possono fare. La Costituente di centro serve a rafforzare noi, a fare un Centro diverso e più forte. Ognuno a sua volta si organizzi, dopo possiamo ritrovarci insieme, con uno schema aperto, in cui nessuno è più ricattato da posizioni estremiste che non condivide.

Questo riguarda anche Fini?
Guardi, non cado nel gioco dei nomi e dei cognomi. L'appello che io lancio riguarda tutti coloro che pensano che la politica italiana debba recuperare dignità e serietà e che ci sia il bisogno storico di unirsi, dopo la "guerra civile" della Seconda Repubblica, per ricostruire questo Paese e assicurargli un futuro oggi chiaramente a rischio.

Facciamo il flashback di questa campagna elettorale: tanto scandalo per la posizione dell'Udc, alimentato soprattutto da Berlusconi, forse nasce dal fatto che l'Udc ha messo in campo una pratica da altri dismessa, cioè la politica: scelta dei candidati, dei programmi, delle singole alleanze.
Possiamo dirla anche così: dal suo punto di vista Berlusconi aveva ragione a non volerci, ma non era così forte da poterci non volere, se no perdeva sicuramente diverse regioni. E questo dimostra una cosa: il bipolarismo non funziona. Noi abbiamo scompaginato il tavolo che si erano apparecchiato Pd e Pdl. Loro erano persuasi che si dovesse entrare nelle parti predeterminate che avevano distribuito loro. Ripeto, me ne accorsi quando parlai con Berlusconi tre mesi fa e lui disse: "Voi o andate da soli o non è che fate alleanze con la sinistra, se no vi attaccheremo". Risposi: fate bene ad attaccarci. Pretendeva che fossimo vincolati o ad un'alleanza con lui o ad andare da soli. Una scelta di comodo, ma solo per lui. Sull'altro versante il Pd alla fine mirava alla stessa cosa, forse si aveva un po' più di pudore a dirlo perché capivano come per noi quella scelta fosse impossibile. Con le alleanze variabili abbiamo scompaginato il bipolarismo, esattamente quello che volevamo ottenere. Il fatto che Pdl e Pd sono stati obbligati ad accettarle pur non volendole è una prova di debolezza del sistema. Berlusconi ha intuito il pericolo ma non ha avuto la forza di arrivare alle estreme conseguenze. È emersa una mancanza di autosufficienza strutturale, per entrambi.

Ultima nota: in questa campagna elettorale si è fatta strada la tendenza a usare la parola "popolo" al posto di "partito", anche a sinistra, dal popolo viola a quello di Annozero.
Si è anche chiarita una cosa: le riforme così come le evoca Berlusconi sono un populismo che è molto lontano dall'idea di democrazia rappresentativa. E non mi convince Quagliariello quando sostiene che in fondo nelle democrazie moderne un certo grado di populismo è fisiologico: qui si rischia una deriva sudamericana se si evocano con tanta superficialità soluzioni come i gazebo. Non è una cosa seria: prima ancora che il contenuto, nel processo delle riforme è la modalità che conta. Una persona che si dice liberale come Quagliariello dovrebbe sapere che la forma è sostanza.

di Errico Novi, tratto da 'Liberal' del 27/03/2010

sabato 27 marzo 2010

Hai un amico o un'amica in provincia di Roma?

Per votare Andrea Pennacchi è necessario essere residenti nella città di Roma o in uno dei comuni della provincia di Roma.

Se hai un parente, un amico o un'amica, un conoscente, che abita in uno di questi comuni, puoi dirgli di votare per Andrea Pennacchi alle elezioni regionali Lazio 2010.

I comuni della provincia di Roma sono:

Affile - Agosta - Albano Laziale - Allumiere - Anguilla Sabazia - Anticoli Corrado - Anzio - Arcinazzo Romamo - Ardea - Ariccia - Arsoli - Artena - Bellegra - Bracciano - Camerata Nuova - Campagnano di Roma - Canale Monterano - Canterano - Capena - Capranica Prestina - Carpineto Romano - Casape - Castel Gandolfo - Castel Madama - Castel San Pietro Romano - Castelnuovo di Porto - Cave - Cerreto Laziale - Cervara di Roma - Cerveteri - Ciampino - Ciciliano - Cineto Romano - Civitavecchia - Civitella San Paolo - Colleferro - Colonna - Fiano Romano - Filacciano - Fiumicino - Fonte Nuova - Formello - Frascati - Gallicano nel Lazio - Gavignano - Genazzano - Genzano di Roma - Gerano - Gorga - Grattaferrata - Guidonia Montecelio - Jenne - Labico - Ladispoli - Lanuvio - Lariano - Licenza - Magliano Romano - Mandela - Manziana - Marano Equo - Marcellina - Marino - Mazzano Romano - Mentana - Monte Compatri - Monte Porzio catone - Monteflavio - Montelanico - Montelibretti - Monterotondo - Montorio Romano - Moricone - Morlupo - Nazzano - NemiNerola - Nettuno - Olevano Romano - Palestrina - Palombara Sabina - PercilePisognano - Poli - Pomezia - Ponzano Romano - Riano - Rignano FlaminioRiofreddo - Rocca Canterano - Rocca di Cave - Rocca di Papa - Rocca Priora - Rocca Santo Stefano - Rocca Giovane - Roiate - Roviano - Sacrofano - Sambuci - San Cesareo - San Gregorio da Sassola - San Polo dei Cavalieri - San Vito Romano - Santa Marinella - Sant’Angelo Romano - Sant’Oreste - Saracinesco - Senni - Subiaco – Tivoli - Tolfa - Torrita Tiberina - Trevignano Romano - VallepietraVallinfreda - Valmontone - Velletri - Vicovaro - Vivaro Romano - Zagarolo

Un ultimo sforzo: domani e lunedì si vota


Voglio ringraziare fin da ora tutte le persone, gli amici e le amiche che in tanti modi hanno collaborato a questa bellissima campagna elettorale. E' stata per me un'esperienza indimenticabile, di cui avrò modo di riparlare qui nel sito.

Ora vi chiedo un ultimo sforzo, in vista del voto che si svolgerà domani, domenica 28 marzo, e lunedì 29 marzo 2010 (qui trovate alcune indicazioni pratiche sul voto).

Vi chiedo di ricordare il mio nome a familiari, parenti, amici, conoscenti, vicini di casa, colleghi di lavoro. Basta una telefonata, un'email, un SMS, un messaggio inviato tramite Facebook.

Qui trovate il materiale che potete inviare per farmi conoscere e per consentire ai vostri amici di valutarmi e decidere di affidarmi il loro voto:
Puoi usare questo materiale anche per convincere qualche indeciso o qualcuno che non vuole andare a votare, oppure semplicemente per ricordare il mio nome ai tuoi amici.

Il tuo aiuto, l'aiuto di tutti voi che mi avete seguito in questa campagna, è fondamentale per raggiungere l'obiettivo!

venerdì 26 marzo 2010

Il voto utile per l'UDC contro l'astensionismo

Casini dice giustamente di comprendere la gente che non vuole andare a votare. "Mi stupirei del contrario" spiega il presidente dell'UDC.

Difficile dargli torto. Gli avvenimenti di questa campagna elettorale, con gli scandali a ripetizione, dalla Puglia alla Lombardia, le liste elettorali fasulle o non presentate, le manifestazioni di piazza dell'opposizione contro tutti e del governo contro sé stesso, i proclami sulla prossima sconfitta del cancro e tante altre amenità/bestialità, hanno davvero stancato gli italiani.

I problemi delle persone, della famiglie, delle imprese, come ho ripetuto tante volte durante questa campagna, sono scomparsi.

Noi dell'UDC continuiamo a credere in una politica di cose concrete, di proposte, di soluzioni.

Per questo qui nel Lazio il voto utile alle regionali domenica 28 e lunedì 29 marzo 2010 è per la lista dell'UDC: a Roma e in tutti i comuni della provincia indica la preferenza per "Andrea Pennacchi".


Regionali: Casini, astensionismo? Mi stupirei del contrario

(ANSA) - MILANO, 25 MARZO -
'La gente dice che non va a votare. Mi stupirei del contrario': il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, a Milano per chiudere la campagna elettorale del candidato presidente lombardo, Savino Pezzotta, nel suo discorso ha parlato anche dell'astensionismo e di una politica che - dagli annunci di Berlusconi che in tre anni sconfiggera' il cancro, ai falo' del ministro Roberto Calderoli - e' zeppa di 'buffonate'.

Casini ha difeso la decisione, in Lombardia e in altre regioni, di andare da soli.

E ha aggiunto che se il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, 'pensa di affrontare il futuro recuperando un Ulivo in salsa bis, magari con l'aggiunta dell'Udc, io dico che e' fuori dal mondo'.

E allo stesso modo, se 'il centrodestra degradasse ad una sorta di populismo leghista, noi non avremmo alternative che andare da soli.

Se serieta' non c'e' da una parte e dall'altra, non possiamo che confermare la nostra impostazione'.
E, a chi invita ad un voto utile, dice di rispondere 'utile a chi? Gli appelli sono finalizzati all'interesse loro. E' propaganda di chi dovrebbe rispondere a quanto non ha fatto essendo nelle condizioni di farlo'.

Le proposte dell'UDC per lo sport nel Lazio

Ho già parlato di sport in questo blog.

La pratica sportiva è un fattore su cui puntare per ottenere obiettivi in vari campi, dalle politiche giovanili alla prevenzione per la salute.

Non dimenticherei, inoltre, il valore positivo dell'attività sportiva per gli anziani.

Nella nostra regione lo sport va rimesso al centro delle politiche sociali: non solo lo sport agonistico e i grandi eventi, che pure hanno un valore importante, ma soprattutto la pratica sportiva, lo sport dilettantesco, gli sport minori che tanti titoli e medaglie portano alle società sportive del Lazio.

Vi propongo, di seguito, alcune delle proposte dell'UDC per lo sport nel Lazio.




ALCUNE PROPOSTE DELL'UDC PER L'ATTIVITA' SPORTIVA NEL LAZIO

Con lo sport ci si allena alla vita e al suo rispetto.
È questo il primo valore che per noi la Regione deve trasmettere soprattutto ai cittadini più giovani.

Impianti sportivi: una casa per ogni Associazione Sportiva
Promuovere, nei nuovi piani urbanistici, gli impianti sportivi a opere di Urbanizzazione Primaria. Questi impianti saranno considerati come le scuole, le chiese e le caserme di polizia. Si favorirà così la diffusione di un “progetto standard” a basso costo di costruzione e di gestione, con l'impiego di energie alternative (es. pannelli fotovoltaici nelle coperture) e con gradevolezza architettonica.

Sostenere lo sport è sostenere la salute
Dotare ogni impianto sportivo di un defibrillatore cardiaco. Assicurare una maggiore diffusione di competenze e sensibilità sulla sicurezza sportiva favorendo la formazione e preparazione del personale dirigenziale e tecnico su tale importante tema. L’unico vero baluardo per la nascita di quella nuova frontiera della Medicina della prevenzione e del mantenimento dello stato di salute. Dal momento di ingresso del Giovane nello Sport, l’individuazione di qualsiasi problematica sanitaria, quanto la sua correzione, avviene attraverso questo nuovo ed attento protocollo patrizio che estende a tutti i Giovani sportivi, la stessa tutela Sanitaria oggi riservata esclusivamente allo sport professionistico.

Lo Sport ha valore, dai valore allo Sport
Sostenere le iniziative che metteranno in evidenza i veri Valori insiti nello Sport. Riconoscimenti a Società Sportive, Dirigenti, Tecnici, Volontari ed Atleti costituiranno un appuntamento annuale. Saranno valorizzate iniziative che enfatizzeranno la tradizione sportiva, con borse di studio per Studenti che effettueranno ricerche sulla Storia e sulle tradizioni sportive del territorio.

Scuola di Sport, Scuola di Vita
Occorre favorire l’introduzione dell’attività motorie e ludico - sportiva nelle Scuole dell’Infanzia e Primarie. Sarà opportuno dare maggiore risalto all’attività sportiva scolastica nella Scuola Secondaria di primo e secondo grado, valorizzando l’attività interna agli Istituti e le fasi provinciali e regionali dei Giochi Sportivi Studenteschi.

Valorizzare il volontariato sportivo
Valorizzare il volontariato sportivo nel Lazio. La Regione potrà favorire l’impiego di tali energie per l’affidamento di spazi verde e parchi, che diverranno le “nuove piazze” della nostra società. Si garantirebbe un miglior controllo del territorio ed un suo uso a scopi sociali.

giovedì 25 marzo 2010

Elezioni regionali Lazio 2010: istruzioni per l'uso


Siamo ormai alla vigilia del voto: vi chiedo un ultimo sforzo per sostenermi tra i vostri amici, i vostri familiari, i vostri colleghi di lavoro.

Qui di seguito trovate alcune informazioni pratiche sulle votazioni.

Ricordate: possono votare per me tutti gli elettori che si trovano nei comuni della provincia di Roma. Se hai amici in uno dei comuni che trovi elencati qui sotto (da Velletri a Capranica Prenestina, da Civitavecchia a Nettuno, da Mentana a Tivoli), invitalo a votare per l'UDC e a esprimere la sua preferenza per "Andrea Pennacchi".


Per ogni vostra necessità potete contattarmi, anche durante i giorni delle votazioni, ai recapiti a vostra disposizione.

Grazie per la vostra collaborazione!


Si vota domenica 28 marzo, dalle 8 alle 22, e lunedì 29 marzo 2010, dalle 7 alle 15.

Per votare Andrea Pennacchi, usa la scheda verde (elezioni regionali).

Barra il simbolo dell'UDC e scrivi PENNACCHI.



Si può dare una sola preferenza!

Per votare sono necessari un documento di identità valido e la scheda elettorale.


Puoi votare e far votare Andrea Pennacchi nella città di Roma ed in tutti i comuni della provincia di Roma:

Affile - Agosta - Albano Laziale - Allumiere - Anguilla Sabazia - Anticoli Corrado - Anzio - Arcinazzo Romamo - Ardea - Ariccia - Arsoli - Artena - Bellegra - Bracciano - Camerata Nuova - Campagnano di Roma - Canale Monterano - Canterano - Capena - Capranica Prestina - Carpineto Romano - Casape - Castel Gandolfo - Castel Madama - Castel San Pietro Romano - Castelnuovo di Porto - Cave - Cerreto Laziale - Cervara di Roma - Cerveteri - Ciampino - Ciciliano - Cineto Romano - Civitavecchia - Civitella San Paolo - Colleferro - Colonna - Fiano Romano - Filacciano - Fiumicino - Fonte Nuova - Formello - Frascati - Gallicano nel Lazio - Gavignano - Genazzano - Genzano di Roma - Gerano - Gorga - Grattaferrata - Guidonia Montecelio - Jenne - Labico - Ladispoli - Lanuvio - Lariano - Licenza - Magliano Romano - Mandela - Manziana - Marano Equo - Marcellina - Marino - Mazzano Romano - Mentana - Monte Compatri - Monte Porzio catone - Monteflavio - Montelanico - Montelibretti - Monterotondo - Montorio Romano - Moricone - Morlupo - Nazzano - NemiNerola - Nettuno - Olevano Romano - Palestrina - Palombara Sabina - PercilePisognano - Poli - Pomezia - Ponzano Romano - Riano - Rignano FlaminioRiofreddo - Rocca Canterano - Rocca di Cave - Rocca di Papa - Rocca Priora - Rocca Santo Stefano - Rocca Giovane - Roiate - Roviano - Sacrofano - Sambuci - San Cesareo - San Gregorio da Sassola - San Polo dei Cavalieri - San Vito Romano - Santa Marinella - Sant’Angelo Romano - Sant’Oreste - Saracinesco - Senni - Subiaco – Tivoli - Tolfa - Torrita Tiberina - Trevignano Romano - VallepietraVallinfreda - Valmontone - Velletri - Vicovaro - Vivaro Romano - Zagarolo

Il lavoro è un'emergenza nazionale

Il lavoro è una vera emergenza nazionale. Ieri l'Istat ci ha detto che nel 2009 sono stati persi 380mila posti di lavoro.

380mila! Significa circa un milione di persone in gravi difficoltà: per ogni lavoratore c'è una famiglia, una moglie, un marito, dei figli, i genitori...

Dietro ai numeri, ci sono tanti drammi, tanta sofferenza. Per questo dobbiamo intervenire con energia, a partire proprio dalla regione, che oggi ha tantissimi strumenti per creare lavoro, occupazione, impresa.

Queste sono le proposte sul lavoro dei miei 6 punti per il futuro di Roma e del Lazio: sono convinto che siano obiettivi realizzabili nella prossima Regione Lazio.

PUNTARE SUL LAVORO
Il Lazio che governeremo rimetterà in moto il mondo produttivo, puntando sui giovani per un futuro che sia di tutti:
  • con la formazione ed il credito per i giovani che vogliono fare impresa e puntare sull’innovazione
  • con un piano speciale per l’erogazione del credito alle imprese che stanno reagendo alla crisi internazionale
  • con la difesa dell’artigianato per promuovere la qualità dei nostri prodotti a livello nazionale.

La crisi fa ripartire la disoccupazione
L'Istat: nel 2009 persi 380mila posti

[www.lastampa.it]

Dopo 14 anni di crescita continua l’occupazione in Italia inverte la rotta: nella media del 2009 - secondo i dati diffusi oggi dall’Istat - gli occupati sono diminuiti di 380.000 unità (-1,6%) con un calo concentrato nel Mezzogiorno (-3% pari a 194.000 posti in meno) arrivando nel complesso a quota 23.025.000.

Il tasso di disoccupazione nella media annua ha raggiunto il 7,8% (1.945.000 i senza lavoro con un aumento di 253.000 unità) a fronte del 6,7% del 2008. Nel quarto trimestre in media il dato è ancora peggiore con un calo di 428.000 occupati rispetto al quarto trimestre 2008 (-1,8% ) e un tasso di disoccupazione grezzo dell’8,6% (2.145.000 in media i senza lavoro nel trimestre), superiore di 1,5 punti sullo stesso periodo del 2008. Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e quello del Lavoro, Maurizio Sacconi, hanno commentato i dati sottolineando come la situazione italiana sul fronte occupazionale sia comunque migliore di quella dell’Eurozona con un tasso di disoccupazione al 7,8% a fronte del 9,4% medio dei paesi dell’area euro.

[leggi la notizia intera sul sito de La Stampa]

mercoledì 24 marzo 2010

Intervista di Casini al TG1

In questa intervista al TG1 il presidente dell'UDC, Pier Ferdinando Casini, affronta alcuni temi molto concreti della campagna elettorale dell'UDC.

Non servono le manifestazioni di piazza, soprattutto da parte di chi governa, ma servono responsabilità, programmi concreti, obiettivi da realizzare per il bene del Paese.

L'UDC è pronta, gli italiani aspettano: le altre forze politiche dove sono?


martedì 23 marzo 2010

I problemi concreti al centro della campagna elettorale


Ha ragione il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa: in questa campagna elettorale si parla un po' di tutto ma non dei problemi della gente, delle famiglie, del territorio.

Queste sono elezioni regionali: bisognava parlare e discutere di sanità, formazione, lavoro, giovani, trasporti, famiglie, agricoltura, artigianato, piccole e medie imprese ...

Invece, si parla solo di gossip, di liste, di panini, dei numeri delle manifestazioni di piazza: e le cose concrete, dove sono andate a finire?

Nei tanti incontri che sto avendo in questa campagna per le regionali Lazio 2010, invece, ho visto che la gente vuole parlare di problemi reali: vuole risposte ed è pronta anche a fare proposte, segnalare problemi, dare indicazioni. C'è una voglia di partecipare che la politica-spettacolo delle piazze televisive finisce per soffocare.

Ho cercato con tutti di parlare di cose concrete, partendo dai miei sei punti per dare un futuro al Lazio e a Roma: famiglia, giovani, lavoro, territorio, sanità, trasporti.

Che cosa ne pensate?


Regionali: Cesa, campagna anomala, non si parla di problemi

(ANSA) - POTENZA, 22 MARZO 2010
'Questa e' una campagna elettorale anomala. Non si riesce a parlare dei problemi della gente e del territorio'. Cosi' il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, a margine di un incontro elettorale che si e' svolto in serata, a Potenza.

'L'Udc - ha aggiunto Cesa - ha organizzato quattro mesi fa assemblee programmatiche provinciali e regionali per capire i problemi della gente e dei territori, ed elaborare un programma che e' stato oggetto degli accordi fatti nelle singole regioni, in particolare sulla tutela della famiglia, sui sostegni all'agricoltura e alle piccole e medie imprese.

Siamo orgogliosi di averlo fatto - ha concluso il segretario dell'Udc - a differenza di altri che hanno pensato solo al toto-alleanze'.
(ANSA).

lunedì 22 marzo 2010

Il voto per l'UDC è un voto utile per il Paese e per tutti gli italiani

Assistere ancora una volta agli appelli al "voto utile" sa veramente di politica vecchia e stantia.

Appellarsi al voto utile vuol dire ritenere gli italiani dei cretini che non sanno scegliere cosa è meglio per loro attraverso il voto.

Votare per l'UDC, in tutti questi ultimi anni, è stato un voto non solo utile, ma utilissimo, per assicurare in Italia la presenza di una forza democratica, moderata, concreta, interessata ai problemi dei cittadini e non alle beghe da talk show.

Per questo vi chiedo di votare UDC alle prossime regionali 2010 e, se votate a Roma e nei paesi della provincia di Roma, di esprimere la vostra preferenza per me, scrivendo "Andrea Pennacchi".


Regionali: Casini, per Berlusconi voto utile è per suoi interessi
Premier bravo a organizzare feste, non a risolvere problemi


Roma, 22 marzo 2010 (Apcom) - Il fatto che Berlusconi faccia appello al voto utile "mi dà l'idea che siamo ben messi, sennò non farebbe questo richiamo. E poi gli italiani lo conoscono, sanno che chiede un voto utile per se stesso, per i suoi interessi, non per i loro". Lo ha detto il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, in un'intervista al Tg2.

L'esponente centrista si dice tutt'altro che pentito di non aver partecipato alle manifestazioni di maggioranza e opposizione. "Ci mancherebbe altro. Sono contento - osserva - di essere rimasto fuori.

Io sono con la maggioranza silenziosa degli italiani che non vanno in piazza, quelli che vogliono che cambi la politica, che sono seccati perché la politica è distante dalle domande che formulano giornalmente.

Berlusconi dopo due anni, con cento parlamentari di maggioranza, va in piazza a fare cosa? A fare una festa è bravissimo, ma gli italiani lo hanno votato perché risolvesse i problemi. Per ora, tabula rasa".

Ascolta lo spot radiofonico dell'UDC per le elezioni regionali


Per ascoltare lo spot radiofonico dell'UDC è sufficiente cliccare sull'immagine che trovi qui si sopra.

Lo spot mi sembra efficace e ben fatto: riesce a parlare di cose concrete, che interessano tutti noi nella vita di ogni giorno.

La mia idea di politica è questa: affrontare, discutere e risolvere problemi concreti!

Guarda lo spot elettorale dell'UDC

Sanità, famiglie, lavoro, giovani: sono le proposte forti dell'UDC per le Regionali 2010.

Come già sapete, seguendo le mie idee su questo blog, ho attualizzato le proposte dell'UDC per la la situazione concreta del Lazio e di Roma nei miei sei punti per rilanciare la nostra Regione:

  • CREDERE NELLA FAMIGLIA
  • I GIOVANI
  • PUNTARE SUL LAVORO
  • RILANCIARE IL TERRITORIO
  • LA SANITÀ
  • INVESTIRE SUI TRASPORTI

Sono convinto che queste dovranno essere le mie priorità nella nuova Regione Lazio. Datemi anche voi una mano per portare avanti le nostre idee.


giovedì 18 marzo 2010

Incontro con Andrea Pennacchi venerdì 19 marzo 2010 a Roma

Vi aspetto tutti venerdì 19 marzo 2010 a Roma, al Palazzo della Cooperazione in via Torino 146, alla presenza dell'onorevole Luciano Ciocchetti, Segretario regionale dell'UDC Lazio, dell'onorevole Daniela Melchiorre, presidente nazionale dei Liberal Democratici per il Rinnovamento, e dell'onorevole Italo Tanoni, coordinatore dei Liberal Democratici.

Sarà l'occasione per parlare dei problemi di Roma e del Lazio e delle proposte da realizzare insieme nel prossimo Consiglio Regionale del Lazio.

Guardate qui come arrivare in via Torino (zona Piazza della Repubblica).

Aggiornamento: trovate la pubblicità dell'incontro di domani 19 marzo 2010 anche nelle pagine della Cronaca di Roma de "Il Messaggero" di oggi (18 marzo 2010).

Casini chiede misure concrete contro la crisi economica




Pier Ferdinando Casini prende la parola in aula alla Camera nel dibattito sulla crisi economica e chiede al governo di smetterla con i 'fuochi d'artificio e la propaganda'. In un momento di crisi economica 'non bisogna tirare a campare e aspettare che passi la buriana'. E' invece proprio questo il momento che 'impone e offre l'opportunita' di fare quelle riforme strutturali di cui il paese ha bisogno'.

Il leader dell'Udc auspica che si torni a parlare di quoziente familiare, di sospensione del patto di stabilita' per i comuni, di sospensione 'almeno per un anno' degli studi di settore. E torna a chiedere liberalizzazioni (quelle 'messe in campo dalla Lanzillotta meglio di quelle di centrodestra'). E poi 'il nucleare: noi siamo d'accordo, ma non basta dirlo'. E sul federalismo 'mi auguro che non si trasformi in moltiplicazione dei centri di spesa'.

Casini dice no ai 'fuochi d'artificio, agli spot, alla propaganda. Come il dibattito surreale sulle due aliquote, quello sull'abolizione dell'irap, settimane di giornalate che non hanno prodotto nulla... il piano casa che ha prodotto quasi niente. E poi le grandi opere: noi siamo d'accordo con il Ponte sullo stretto, ma in attesa che tra 10 anni inizieranno i lavori era meglio cominciare con qualcosa piu' a portata di mano', rimarca il leader centrista.

Casini si rivolge al ministro dell'Economia in aula per dire che 'nonostante la prudenza di Tremonti la politica dei tagli non ha prodotto i risultati sperati'. 'Il presidente del Consiglio -conclude Casini- prima che ai magistrati di Trani deve rispondere a tutti gli italiani delle promesse mancate e della totale mancanza di coraggio nel cammino delle riforme'.

[fonte UDC/ADN Kronos]

mercoledì 17 marzo 2010

Puntare sul lavoro per un futuro che sia di tutti


Continuiamo a parlare di fatti concreti, dei problemi quotidiani delle famiglie e dei cittadini.

Parliamo della crisi che continua a creare grandi problemi agli italiani. Occorre che la politica faccia molto di più di quanto fatto finora, a tutti i livelli, a partire dalla Regione, che ha un ruolo sempre più centrale in politiche importantissime per lo sviluppo economico ed il benessere delle persone.

L'UDC è l'unica forza politica che sta continuando a parlare dei problemi delle gente durante questa strana campagna elettorale: lavoro, giovani, famiglie, sviluppo ...

Nei miei sei punti per il futuro di Roma e del Lazio, un posto privilegiato spetta proprio al lavoro:

PUNTARE SUL LAVORO
Il Lazio che governeremo rimetterà in moto il mondo produttivo, puntando sui giovani per un futuro che sia di tutti:
  • con la formazione ed il credito per i giovani che vogliono fare impresa e puntare sull’innovazione
  • con un piano speciale per l’erogazione del credito alle imprese che stanno reagendo alla crisi internazionale
  • con la difesa dell’artigianato per promuovere la qualità dei nostri prodotti a livello nazionale.

Crisi: Cesa, c'e' chi tranquillizza ma la situazione è drammatica

Sacconi intervenga, si prolunghi la Cig


(ANSA) - NOVARA, 16 MARZO -

'Sto girando l'Italia da mesi e devo dire che mi confronto con una realta' di grave crisi. Qualcuno cerca di far passare messaggi tranquillizzanti, ma la realta' e' drammatica'. Lo ha detto il segretario nazionale Lorenzo Cesa oggi a Novara.'Per questo voglio lanciare un appello al ministro Sacconi - ha continuato - affinche' si arrivi al prolungamento della cassa integrazione. Senza questo ammortizzatore sociale, il paese non ce la fa piu': si rischia un'esplosione sociale'.

'Noi dell'Udc siamo per la concretezza, alla gente parliamo di queste cose - ha affermato Cesa - Altri pensano alla piazza: sabato scorso abbiamo visto la sinistra in piazza a gridare slogan contro il presidente del consiglio; sabato prossimo vedremo la destra in piazza a protestare contro i magistrati e i comunisti. Ma i grandi assenti di questa campagna elettorale sono i fatti concreti, quelli che davvero interessano alla gente'.

'Per questo - ha concluso il segretario dell'Udc - non c'e' sta stupirsi se i numeri dell'astensionismo saranno elevati e questo sarebbe un fatto negativo, sarebbe la certificazione dell'allontanamento dei cittadini dalla politica'.

[foto Flickr]

lunedì 15 marzo 2010

La mia firma per le famiglie del Lazio


Sabato 13 marzo 2010 ho sottoscritto “Una Regione a misura di famiglia”, il Manifesto del Forum delle associazioni familiari del Lazio. Tra le adesioni al documento, anche quella di Renata Polverini, candidata presidente alla regione Lazio sostenuta dall'UDC.

Ho dato la mia adesione perché la famiglia è da sempre al centro del mio impegno politico, a partire dal XVI Municipio di Roma che è il territorio in cui ho operato maggiormente.

La famiglia è anche il primo dei miei sei punti per il futuro di Roma e del Lazio, a partire da:
  • il quoziente familiare regionale,
  • il rilancio dell’edilizia popolare per le famiglie più deboli
  • il prestito d’onore per le giovani coppie che vogliono creare una famiglia.

Io sottoscritto Andrea Pennacchi
Candidato alle elezioni amministrative per il consiglio della regione Lazio
per il partito dell'UDC – Unione di Centro
Concordo e mi impegno per raggiungere quanto esposto nel Manifesto del Forum delle Associazioni Familiari del Lazio.

13 marzo 2010

Andrea Pennacchi


Le priorità per la prossima legislatura della regione Lazio

  1. Piena applicazione e adeguato finanziamento della vigente legge regionale sulla famiglia 32/01, che prevede il quoziente familiare, il figlio concepito come componente della famiglia, il ruolo primario delle associazioni familiari, nell’ottica di una effettiva sussidiarietà verso le famiglie e le associazioni familiari che si impegnano ad offrire servizi e consideri un momento pubblico di verifica con cadenza annuale o biennale (conferenza regionale sulla famiglia).
  2. Ricostituzione dell’Osservatorio Permanente Regionale sulla famiglia già previsto nello Statuto Regionale.
  3. Istituzione della V.I.F. (Valutazione di Impatto Familiare): ogni decisione che possa riguardare anche indirettamente la famiglia deve essere preceduta e corredata da una valutazione in grado – se negativa – di imporre la riprogrammazione del provvedimento ovvero la sua decadenza.
  4. Valutazione del nuovo regime di federalismo fiscale e delle sue ricadute sulla famiglia, cogliendo l’opportunità per giungere ad un fisco regionale a misura di famiglia (“quoziente Parma”).
  5. Approvazione di specifici provvedimenti per sostenere la stabilità e arginare la crisi della famiglia tra cui percorsi di formazione per fidanzati e giovani coppie, corsi di supporto alla genitorialità, servizi di consulenza e conciliazione coniugale e mediazione familiare, sostegno all’adozione e all’affido.

Soddisfatto per la riuscita dell'iniziativa di sabato 13 marzo il presidente del Forum delle Associazioni familiari del Lazio, Gianluigi De Palo, che commenta: “Questo è il momento di riconoscere la famiglia come soggetto sociale fondamentale. La priorità è quella di creare una piattaforma comune attorno alla famiglia, la quale non è né di destra, né di sinistra, né di centro. La famiglia è un Bene comune”.

Il Forum delle Famiglie del Lazio al suo interno raggruppa 48 differenti associazioni in rappresentanza di circa 150 mila famiglie.

“Abbiamo voluto creare questo momento pubblico per conoscere personalmente i candidati e tener conto dell’impegno preso con noi. In caso di elezione vigileremo perché il nostro Manifesto non rimanga chiuso in un cassetto”.

Tra le varie proposte presenti nel documento c’è la piena applicazione e l’adeguato finanziamento dell’attuale legge regionale sulla famiglia 32/2001 che, al suo interno, prevede il quoziente familiare, la valorizzazione dell’associazionismo familiare e l’istituzione innovativa del VIF (Valutazione Impatto Familiare).

Il quoziente familiare, una proposta centrale per il Lazio

Il quoziente familiare regionale è una delle proposte centrali dei miei sei punti per il futuro di Roma e del Lazio.

Fa bene il segretario dell'UDC, Lorenzo Cesa, a spiegare che non basta restare agli slogan da campagna elettorale ma bisogna impegnarsi sul serio per realizzare questo obiettivo.

Il governo nazionale può farlo: avrebbe di sicuro il sostegno dell'UDC.

Nel Lazio che governeremo il quoziente familiare è una priorità assoluta: su questo il mio impegno è completo.


Famiglia: Cesa, quoziente Roma? Da Udc proposte non proteste

(ANSA) - ROMA, 15 MARZO -

'Anche oggi, con il Quoziente Roma, l'Udc si conferma partito della proposta e non della protesta'.

Il segretario dei centristi Lorenzo Cesa interviene sull'iniziativa del suo partito per la capitale nella quale propone di introdurre un modello di quoziente familiare.

'L'iniziativa del consigliere Onorato - spiega - puo' rendere la Capitale un modello di societa' piu' equa e giusta, che metta al centro la famiglia, vero fulcro della nostra societa' e oggi unico ammortizzatore sociale nel Paese.

Ci auguriamo che il sindaco Alemanno voglia valutarla con attenzione e che si apra un confronto nell'interesse delle tante famiglie romane che oggi soffrono la crisi economica'.

'Il nostro obiettivo piu' ambizioso - aggiunge Cesa - resta il quoziente familiare su scala nazionale.

Finora il governo e' intervenuto in maniera disordinata e disorganica sulle famiglie.
Se il governo passera' dalle promesse ai fatti, senza usare il quoziente familiare come spot elettorale come ha fatto finora, siamo pronti a confrontarci senza pregiudizi'.

venerdì 12 marzo 2010

Il Partito della Nazione: rilanciamo l'Italia

Un progetto da condividere al 100%: una nuova formazione politica di centro, moderata, che faccia saltare il, finto bipolarismo che ha paralizzato da anni la politica italiana.

Un compito difficile ma che è necessario per il bene del Paese.


Udc: Cesa, dopo regionali nascera' il Partito della Nazione
Dopo elezioni Pd e Pdl destinati a implodere


(ANSA) - VITERBO, 12 MARZO -
'Subito dopo le elezioni regionali avvieremo la fase di costruzione del Partito della Nazione, una formazione politica di centro, moderata, che vada oltre i confini dell'Unione di centro e in grado di scompaginare l'attuale bipolarismo rissoso e inconcludente che ha per protagonisti il Pd a sinistra e il Pdl a destra'.

Lo ha detto oggi a Viterbo il segretario nazionale dell'Udc Lorenzo Cesa intervenendo ad una manifestazione elettorale a sostegno della candidata governatrice del Lazio Renata Polverini e del candidato alla presidenza della Provincia Marcello Meroi.

'L'Italia - ha aggiunto Cesa - e' bloccata da oltre 15 anni.
I governi che si sono succeduti hanno fatto solo annunci senza riuscire a varare una riforma. E' evidente che il sistema e' bloccato e deve essere cambiato'.

Ad avviso di Cesa, Pd e Pdl, dopo le elezioni regionali, sono entrambi destinati ad implodere.

'Uno - ha argomentato - vorrebbe mettere insieme ex Dc ed ex comunisti, due entita' culturalmente e storicamente inconciliabili; l'altro e' un guazzabuglio di ex di tutti i partiti, tenuti insieme solo dal potere. Noi - ha concluso - possiamo e dobbiamo offrire un'alternativa al Paese'.

La Costituzione italiana e la famiglia


Si parla spesso, e purtroppo spesso a torto, della Costituzione italiana.

Basti pensare a quante volte è stata tirata in ballo per il pasticcio delle liste elettorali oppure a quanti abbiano fatto la fila, in questi anni, per dire che la Costituzione andava cambiata, stravolta, modificata, migliorata, difesa...

La Costituzione, per prima cosa, andrebbe letta con attenzione e poi rispettata e applicata!

Rileggiamo questi articoli dedicati alla famiglia nel contesto della società e scopriremo che c'è tanto, tantissimo da fare per concretizzare il dettato costituzionale.

I punti di commento che seguono sono del Manifesto del Forum delle associazioni familiari del Lazio, di cui abbiamo già parlato nel sito.



RICOMINCIAMO DALLA COSTITUZIONE

Art. 29. La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.

Art. 30. È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.

Art. 31. La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.

Art. 117. La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i princìpi fissati dalla Costituzione.

Art. 118 u.c. Stato, Regioni, Città metropolitane, Provincie e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli o associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà.


QUINDI LA FAMIGLIA...

• E’ quella riconosciuta dalla Costituzione.
• E’ società naturale, nucleo originario della relazione umana, fondamento e alimento continuo del tessuto sociale.
• E’ fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e sulla relazione genitoriale.
• E’ il luogo primo e sostanziale di coesione sociale.
• E’ il luogo della cura, della solidarietà e dell’accoglienza anche delle fragilità.
• E’ il luogo privilegiato ove le persone umane nascono, vivono, si relazionano.
• E’ bene comune per l’intera società.


... e le politiche familiari

• Sono previste dalla Costituzione che le pone a carico della Repubblica, costituita da Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e Stato.
• Sono fondate sulla sussidiarietà orizzontale e verticale.
• Sono politiche ordinarie e strutturali, non di emergenza né assistenziali.
• Sono complementari alle politiche sociali e le precedono.
• Promuovono l’agio e il benessere e in tal modo prevengono il disagio e il malessere delle
persone e della famiglia.
• Devono mirare a garantire l’unità familiare, agevolare la formazione della famiglia e l’adempimento dei suoi compiti.
• Sono orientate al bene delle persone e del nucleo familiare.
• Sono indispensabili per garantire alla società uno sviluppo ordinato e sostenibile.

giovedì 11 marzo 2010

Casini, presidente UDC, a Sky Tg 24



Vi consiglio di guardare questa conversazione con il presidente dell'UDC, Pier Ferdinando Casini, alla rubrica di approfondimento politico di SkyTg24, condotta da Massimo Leoni.

“Il legittimo impedimento era il male minore, poi alla Camera hanno voluto estendere il provvedimento, secondo noi erroneamente, anche ai ministri, non hanno voluto accogliere i nostri rilievi e per questo ci siamo astenuti. Al Senato hanno apposto la Fiducia e noi come partito di opposizione è chiaro che votiamo contro.

Caos liste? Riteniamo sbagliato l’accanimento di Berlusconi contro i giudici, mentre avrebbe dovuto accanirsi contro i suoi che per loro stessa ammissione hanno sbagliato a consegnare le liste, così come Bersani sta commettendo l’errore di seguire il ‘pifferaio’ Di Pietro.

Ieri le statistiche hanno rivelato che l’Italia nel 2009 ha registrato un calo del Pil del 5,1%, la più grande flessione dal 1970: non dovrebbe essere questa la principale notizia dei giornali?”.

L'agricoltura per il futuro del Lazio


L'agricoltura e l'intero settore agroalimentare, insieme ai comparti collegati, come la pesca, l'acquacoltura, la silvicoltura ecc., restano una base fondamentale per l'economia e per il tessuto sociale del nostro Paese.

L'agricoltura non ha solo il compito di produrre cibi sani e genuini ma, con la sua attività, svolge anche un'insostituibile funzione di presidio del territorio, di tutela del paesaggio, di difesa dell'ambiente.

Pensiamo all'agricoltura delle zone montane e delle zone interne, dove spesso l'allevamento e altre attività agricole sono praticamente le uniche attività economiche possibili.

Pensiamo al costo sociale (e finanziario) che stiamo sostenendo per l'abbandono ed il degrado di tante aree marginali.

Un paese come l'Italia, il primo nel mondo per il patrimonio enogastronomico, dovrebbe difendere e tutelare l'agricoltura, gli agricoltori e la campagna come beni preziosi. Invece, l'indifferenza regna sovrana e tanti produttori agricoli hanno davanti un futuro davvero incerto.

Fa bene l'UDC a occuparsi di questi temi concreti: basta con la politica del cerone, ripartiamo dai fatti e dai problemi quotidiani delle persone, delle famiglie, delle imprese.

Torneremo ancora a parlare di agricoltura e di proposte concrete per lo sviluppo agricolo del Lazio.


Agricoltura: Cesa, settore a picco nel silenzio generale

(AGI)- ROMA, 11 MARZO 2010 -
Questa mattina, presso la sede nazionale dell'Udc di Via Due Macelli a Roma, una delegazione dell'associazione professionale agricola Acli Terra, guidata dal presidente Michele Zannini, ha incontrato il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa e il capogruppo centrista in commissione Agricoltura della Camera Giuseppe Ruvolo.

L'incontro rientra nella campagna di ascolto del mondo agricolo portata avanti in questi mesi dall'Udc su tutto il territorio nazionale.

"L'Acli Terra - spiega Zannini - rappresenta oltre 120.000 imprese agricole italiane: chiediamo attenzione nei confronti di un comparto che da' lavoro direttamente a oltre un milione di persone e che coinvolge indirettamente quattro milioni di italiani. Serve una nuova politica agraria, che recuperi il valore strategico e la dimensione sociale dell'agricoltura".

"L'agricoltura italiana - sostengono Cesa e Ruvolo - e' finita da tempo in un cono d'ombra, e questa campagna elettorale in cui si parla solo di timbri e carte bollate sta solo peggiorando la situazione.

Non ci rassegniamo a veder cadere a picco un settore fondamentale della nostra economia che paga sulla propria pelle la latitanza del governo e il silenzio dei mezzi di comunicazione".