martedì 1 giugno 2010

No alla demagogia della Lega: ripartiamo dalla Repubblica Italiana

Il 150 Anniversario della nascita dell'Italia unita e, ora, la Festa della Repubblica del 2 giugno sono evidentemente ricorrenze che proprio non vanno giù alla parte più volgare della Lega.

Condivido in pieno la posizione del segretario dell'UDC, Lorenzo Cesa,
che critica le posizioni assurde di un europarlamentare leghista (francamente, non merita neanche la citazione del nome).

Facendo da sempre politica nella città di Roma, con la sua tradizione millenaria di civiltà e cultura, mi riesce difficile digerire
affermazioni demagogiche e incivili come la richiesta di posti riservati sui tram per i milanesi.

Mi sembra di ricordare che fu proprio una storia legata ai posti riservati ai bianchi sugli autobus nella cittadina di Montgomery a dare il via al movimento per i diritti civili negli Stati Uniti.
La protagonista si chiamava Rosa Parks, qui potete leggere la sua storia.

Dobbiamo aspettare che tra qualche anno sia un Gennario Esposito a rifiutarsi di lasciare il posto a sedere su un autobus di Milano a un "lumbard" purosangue e a dare via a una protesta nazionale?


La Lega punta sulla bassa demoagogia, sugli istinti più bassi di cittadini inguaiti dalla crisi economica: tutto questo non è accettabile. Noi vogliamo unire l'Italia, non dividerla!




2 giugno: Cesa, Salvini? Lega non faccia due parti in commedia


(ANSA) - ROMA, 31 MAGGIO 2010 -
'Oggi in Italia c'e' una Lega ragionevole, come quella rappresentata dal ministro Maroni, e quella dei Salvini, che insulta i napoletani, reclama posti riservati sui tram per i milanesi e considera superflua la festa del 2 giugno. Ora basta, il Carroccio non puo' recitare due parti nella stessa commedia: o sta al governo e rispetta gli ideali del nostro Paese o si rinchiude nella 'Padania' a fare le sue battaglie campanilistiche e demagogiche'.

Così in una nota il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, commentando le parole dell'europarlamentare della Lega Matteo Salvini sulla festa del 2 giugno. (ANSA)