mercoledì 10 marzo 2010

Contro il bipolarismo rissoso

Il segretario dell'UDC, Lorenzo Cesa, parla a ragione del degrado del "bipolarismo rissoso".

Lo scopo dei due poli non è quello di dire chiaramente agli italiani che cosa vogliono fare per far funzionare meglio le Regioni, come vogliono risolvere i problemi della sanità, della scuola, dei trasporti, dei rifiuti...

L'unico obiettivo è attaccare alla gola l'avversario, preferendo le risse e le beghe da talk show ai ragionamenti, alle proposte, al confronto civile e democratico.

Siamo sicuri che gli italiani vogliano ancora questo? Siamo sicuri che la maggioranza degli italiani sia ferma agli schemi della zuffa televisiva?

La politica non è un reality show: gli italiani meritano di meglio.

Tu, che cosa ne pensi?


Regionali: Cesa, pasticcio frutto di degrado bipolarismo rissoso

(AGI) - Roma, 10 mar -
"Quello che sta accadendo di fronte ai nostri occhi con il pasticcio delle regionali e' il frutto del degrado di questo bipolarismo rissoso che si autoalimenta, che usa la rissa per coprire i veri problemi del paese che restano irrisolti".

Cosi' il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, commenta nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio, la situazione venutasi a creare con lo scontro sulle regionali.

"E' semplicemente ridicolo - dice Cesa - che il Pdl scenda in piazza per gli errori dei suoi dirigenti. In quest'ottica - spiega - la nostra scelta di andare da soli si e' rivelata lungimirante di fronte a una crisi di sistema che e' sotto gli occhi di tutti".

Il risultato - conclude Cesa - "e' che non si riesce a parlare dei problemi che il paese sta soffrendo come il lavoro o la crisi dell'agricoltura".

Una Regione a misura di famiglia

Sabato 13 marzo 2010 alle ore 10, in Via del Corso, 437 a Roma, presso la Sala Giovanni Paolo II, si terrà il Forum delle Associazioni Familiari del Lazio.

In occasione del Forum sarà presentato il manifesto “UNA REGIONE A MISURA DI FAMIGLIA”: come candidato per l'UDC alle elezioni regionali Lazio 2010, parteciperò a questo Forum e soprattutto sottoscriverò il manifesto, che è tutto nel solco dei miei venti anni di impegno in politica.

Penso sia utili per tutti i lettori (del sito) e gli elettori (del Lazio) conoscere i punti fondamentali di questo manifesto: ci sono davvero tanti spunti importanti su cui riflettere.
Qui potete scaricare il manifesto "Una Regione a misura di famiglia"


Qualche idea di politiche per la famiglia


LA FAMIGLIA E I BENI RELAZIONALI

Per proteggere la relazione coniugale e genitoriale/filiale quali fondamenti della famiglia:
• Percorsi di formazione propedeutici al matrimonio civile e concordatario.
• Percorsi di sostegno alla genitorialità naturale, all’adozione e all’affido.
• Promozione dell’associazionismo familiare.


LA FAMIGLIA E LA VITA UMANA

Per intervenire a sostegno delle famiglie e della maternità nell’accoglienza della vita dal concepimento al termine naturale, per la piena realizzazione delle legittime aspirazioni di paternità e maternità dell’uomo e della donna, per la salvaguardia del diritto di ogni uomo a nascere e a crescere con un padre e una madre legati da una unione stabile, per arrestare l’invecchiamento della popolazione e per la sopravvivenza della nostra cultura e della nostra società:
• Prevenzione dell’aborto.
• Presa in carico dei minori 0-3 anni.
• Riforma e riqualificazione dei consultori.
• Assistenza socio-sanitaria integrata e accudimento in famiglia per anziani, malati e disabili.


LA FAMIGLIA, L’EDUCAZIONE, LA SCUOLA E LA FORMAZIONE

Per consentire alla famiglia di svolgere con libertà il proprio originale ruolo di responsabilità educativa dei propri figli in collaborazione con il mondo della scuola e dell’associazionismo di settore:
• Buoni scuola o voucher educativi per l’accesso alla scuola statale e paritaria al fine di una vera libertà di scelta educativa.
• Sostegno alle famiglie per il materiale didattico.
• Promuovere nella scuola il ruolo della famiglia anche attraverso l’associazionismo al fine di assicurare un vero “patto educativo” anche mediante l’istituzione di un Garante regionale dell’educazione.


LA FAMIGLIA E IL MONDO DEL LAVORO

Per promuovere una riconciliazione tra la famiglia e il lavoro, tra i tempi della famiglia e i tempi del lavoro, oltreché un compiuto riconoscimento del lavoro endofamiliare:
• Linee guida regionali per l’elaborazione dei Piani dei tempi delle città.
• Incentivi fiscali per aziende e premi per amministrazioni che pratichino il part time e i congedi parentali.
• Politiche di sostegno per la riqualificazione professionale e il reinserimento nel mondo del lavoro dei lavoratori endofamiliari.


LA FAMIGLIA E IL SOCIALE

Per sostenere la famiglia sia come soggetto attivo sia come fruitore di servizi in un’ottica di piena sussidiarietà:
• Servizi sociali calibrati sulla cura della persona nelle sue relazioni costitutive e significative.
• Voucher di cura per famiglie con anziani, malati, disabili, tossicodipendenti, disoccupati e altro.
• Formazione regionale e locale per baby sitter e badanti con istituzione dei relativi albi.
• Promozione di reti di asili nido e tagesmutter.


LA FAMIGLIA E IL SISTEMA FISCALE

Per giungere ad una compiuta equità fiscale:
• Introduzione del quoziente familiare (quoziente Parma) che – a differenza dell’ISEE – consideri l’effettivo peso di ogni membro della famiglia nel computo delle aliquote delle imposte regionali e locali.
• Nuovo computo delle tariffe dei servizi improntata ad una progressiva diminuzione delle tariffe stesse al crescere del numero dei componenti familiari (acqua, luce, trasporti).

La politica lontana dalle persone e dai problemi concreti


Ha ragione il presidente dell'UDC, Pier Ferdinando Casini.
Dove sono i problemi concreti delle persone, delle famiglie italiane in questa campagna elettorale?

La Regione è un'istituzione che ha un peso sempre più determinante per la qualità della vita, dalla sanità ai trasporti, dall'agricoltura alla formazione.

Intanto, da una parte e dall'altra parte politica di questo falso bipolarismo, ci si concentra sulle beghe, sui problemi delle liste, sulle accuse reciproche, sul clima di odio e intolleranza.

E' più comodo lanciare accuse ed invettive piuttosto che ragionare e fare proposte concrete per il futuro?


Regionali: Casini, problemi italiani assenti in campagna elettorale

(AGI) - Lucca, 9 marzo2010 -
"Non mi piacciono le manifestazioni contro e non mi piacciono le arroganze del governo". Pier Ferdinando Casini commenta seccamente la bagarre scoppiata nel Lazio sulle liste elettorali.

Questo pomeriggio a Lucca per prendere parte ad una manifestazione elettorale del suo partito, il leader dell'Udc ha risposto alle domande dei giornalisti a margine del comizio.

"Non andare ad elezioni, sarebbe l'ennesima burletta - afferma Casini - che ci coprirebbe di ridicolo in tutto il mondo. Io, comunque, credo sia necessario stare ai fatti: non mi piace chi va in piazza a manifestare contro e, tanto meno, contro il Capo dello Stato.
Non mi piace chi, invece delle richieste, ha delle arroganze".

Casini esorta a "mantenere il senso della misura". "Mi piace - conclude Casini - la gente che si occupa dei problemi degli italiani, che in questa campagna elettorale sono assolutamente assenti. E' un'occasione persa".