giovedì 18 marzo 2010

Casini chiede misure concrete contro la crisi economica




Pier Ferdinando Casini prende la parola in aula alla Camera nel dibattito sulla crisi economica e chiede al governo di smetterla con i 'fuochi d'artificio e la propaganda'. In un momento di crisi economica 'non bisogna tirare a campare e aspettare che passi la buriana'. E' invece proprio questo il momento che 'impone e offre l'opportunita' di fare quelle riforme strutturali di cui il paese ha bisogno'.

Il leader dell'Udc auspica che si torni a parlare di quoziente familiare, di sospensione del patto di stabilita' per i comuni, di sospensione 'almeno per un anno' degli studi di settore. E torna a chiedere liberalizzazioni (quelle 'messe in campo dalla Lanzillotta meglio di quelle di centrodestra'). E poi 'il nucleare: noi siamo d'accordo, ma non basta dirlo'. E sul federalismo 'mi auguro che non si trasformi in moltiplicazione dei centri di spesa'.

Casini dice no ai 'fuochi d'artificio, agli spot, alla propaganda. Come il dibattito surreale sulle due aliquote, quello sull'abolizione dell'irap, settimane di giornalate che non hanno prodotto nulla... il piano casa che ha prodotto quasi niente. E poi le grandi opere: noi siamo d'accordo con il Ponte sullo stretto, ma in attesa che tra 10 anni inizieranno i lavori era meglio cominciare con qualcosa piu' a portata di mano', rimarca il leader centrista.

Casini si rivolge al ministro dell'Economia in aula per dire che 'nonostante la prudenza di Tremonti la politica dei tagli non ha prodotto i risultati sperati'. 'Il presidente del Consiglio -conclude Casini- prima che ai magistrati di Trani deve rispondere a tutti gli italiani delle promesse mancate e della totale mancanza di coraggio nel cammino delle riforme'.

[fonte UDC/ADN Kronos]

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