giovedì 25 marzo 2010

Il lavoro è un'emergenza nazionale

Il lavoro è una vera emergenza nazionale. Ieri l'Istat ci ha detto che nel 2009 sono stati persi 380mila posti di lavoro.

380mila! Significa circa un milione di persone in gravi difficoltà: per ogni lavoratore c'è una famiglia, una moglie, un marito, dei figli, i genitori...

Dietro ai numeri, ci sono tanti drammi, tanta sofferenza. Per questo dobbiamo intervenire con energia, a partire proprio dalla regione, che oggi ha tantissimi strumenti per creare lavoro, occupazione, impresa.

Queste sono le proposte sul lavoro dei miei 6 punti per il futuro di Roma e del Lazio: sono convinto che siano obiettivi realizzabili nella prossima Regione Lazio.

PUNTARE SUL LAVORO
Il Lazio che governeremo rimetterà in moto il mondo produttivo, puntando sui giovani per un futuro che sia di tutti:
  • con la formazione ed il credito per i giovani che vogliono fare impresa e puntare sull’innovazione
  • con un piano speciale per l’erogazione del credito alle imprese che stanno reagendo alla crisi internazionale
  • con la difesa dell’artigianato per promuovere la qualità dei nostri prodotti a livello nazionale.

La crisi fa ripartire la disoccupazione
L'Istat: nel 2009 persi 380mila posti

[www.lastampa.it]

Dopo 14 anni di crescita continua l’occupazione in Italia inverte la rotta: nella media del 2009 - secondo i dati diffusi oggi dall’Istat - gli occupati sono diminuiti di 380.000 unità (-1,6%) con un calo concentrato nel Mezzogiorno (-3% pari a 194.000 posti in meno) arrivando nel complesso a quota 23.025.000.

Il tasso di disoccupazione nella media annua ha raggiunto il 7,8% (1.945.000 i senza lavoro con un aumento di 253.000 unità) a fronte del 6,7% del 2008. Nel quarto trimestre in media il dato è ancora peggiore con un calo di 428.000 occupati rispetto al quarto trimestre 2008 (-1,8% ) e un tasso di disoccupazione grezzo dell’8,6% (2.145.000 in media i senza lavoro nel trimestre), superiore di 1,5 punti sullo stesso periodo del 2008. Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e quello del Lavoro, Maurizio Sacconi, hanno commentato i dati sottolineando come la situazione italiana sul fronte occupazionale sia comunque migliore di quella dell’Eurozona con un tasso di disoccupazione al 7,8% a fronte del 9,4% medio dei paesi dell’area euro.

[leggi la notizia intera sul sito de La Stampa]

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