giovedì 11 marzo 2010

L'agricoltura per il futuro del Lazio


L'agricoltura e l'intero settore agroalimentare, insieme ai comparti collegati, come la pesca, l'acquacoltura, la silvicoltura ecc., restano una base fondamentale per l'economia e per il tessuto sociale del nostro Paese.

L'agricoltura non ha solo il compito di produrre cibi sani e genuini ma, con la sua attività, svolge anche un'insostituibile funzione di presidio del territorio, di tutela del paesaggio, di difesa dell'ambiente.

Pensiamo all'agricoltura delle zone montane e delle zone interne, dove spesso l'allevamento e altre attività agricole sono praticamente le uniche attività economiche possibili.

Pensiamo al costo sociale (e finanziario) che stiamo sostenendo per l'abbandono ed il degrado di tante aree marginali.

Un paese come l'Italia, il primo nel mondo per il patrimonio enogastronomico, dovrebbe difendere e tutelare l'agricoltura, gli agricoltori e la campagna come beni preziosi. Invece, l'indifferenza regna sovrana e tanti produttori agricoli hanno davanti un futuro davvero incerto.

Fa bene l'UDC a occuparsi di questi temi concreti: basta con la politica del cerone, ripartiamo dai fatti e dai problemi quotidiani delle persone, delle famiglie, delle imprese.

Torneremo ancora a parlare di agricoltura e di proposte concrete per lo sviluppo agricolo del Lazio.


Agricoltura: Cesa, settore a picco nel silenzio generale

(AGI)- ROMA, 11 MARZO 2010 -
Questa mattina, presso la sede nazionale dell'Udc di Via Due Macelli a Roma, una delegazione dell'associazione professionale agricola Acli Terra, guidata dal presidente Michele Zannini, ha incontrato il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa e il capogruppo centrista in commissione Agricoltura della Camera Giuseppe Ruvolo.

L'incontro rientra nella campagna di ascolto del mondo agricolo portata avanti in questi mesi dall'Udc su tutto il territorio nazionale.

"L'Acli Terra - spiega Zannini - rappresenta oltre 120.000 imprese agricole italiane: chiediamo attenzione nei confronti di un comparto che da' lavoro direttamente a oltre un milione di persone e che coinvolge indirettamente quattro milioni di italiani. Serve una nuova politica agraria, che recuperi il valore strategico e la dimensione sociale dell'agricoltura".

"L'agricoltura italiana - sostengono Cesa e Ruvolo - e' finita da tempo in un cono d'ombra, e questa campagna elettorale in cui si parla solo di timbri e carte bollate sta solo peggiorando la situazione.

Non ci rassegniamo a veder cadere a picco un settore fondamentale della nostra economia che paga sulla propria pelle la latitanza del governo e il silenzio dei mezzi di comunicazione".

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