lunedì 8 marzo 2010

Il Lazio ha bisogno di trasporti pubblici efficienti


La spesa delle famiglie del Lazio per i trasporti pesa sempre di più sul bilancio familiare.

Nel 1980 una famiglia spendeva il 13,7% dei propri consumi per i trasporti; nel 2002 questa quota è salita al 19,3%.

Spendiamo un euro su cinque per i trasporti
: auto e trasporti pubblici. Più di quanto spendiamo per l'alimentazione!

E' evidente che una politica dei trasporti più incisiva e organica a livello regionale, che punti all'integrazione e alla valorizzazione della rete pubblica, permetterà anche risparmi consistenti alle famiglie.

Per questo, nei miei sei punti per il futuro di Roma e del Lazio, ho previsto la necessità di “Investire nei trasporti”.

Il Lazio ha bisogno di “una rete integrata di trasporti su gomma e ferro per il riequilibrio regionale tra Roma e la provincia”.


Queste sono le altre proposte dell'UDC per i trasporti pubblici nel Lazio.

Trasporto pubblico
  • Concentrazione del programma quinquennale su un numero limitato di interventi fattibili per raggiungere l’obiettivo di passare in 7 anni da 293.000 passeggeri/giorno a 440.000 passeggeri/giorno.
  • Individuazione di risorse certe e congrue per la realizzazione del Piano di sviluppo Rete Ferroviaria con investimenti in Infrastruttura.
  • Realizzare una rete metropolitana regionale (RMR) che si integri con l’attuale servizio ferroviario regionale (SFR), in termini di servizi di rete e di nuovo parco rotabile, tale da garantire un aumento della frequenza dei passaggi dei convogli, orari cadenzati ed elevato confort nel viaggio.
  • Realizzare una rete metropolitana del mare (RMM), resa ancora più fattibile a seguito del recentissimo passaggio di competenze, risorse e titolarietà dallo Stato alle Regioni dei collegamenti marittimi in ambito regionale. Non avendo la Regione Lazio competenze pregresse, sarà gioco-forza il ricorso a gare per l’espletamento dei tradizionali servizi marittimi e quelli metropolitani di nuova concezione, attraverso vettori pubblico-privati di maggiore flessibilità in termini di gestione e economia di esercizio, tali da recuperare risorse in grado di garantire la sostenibilità dei nuovi collegamenti.
  • Rivedere l’accordo regione-ferrovie dello stato per il pieno utilizzo delle reti ferroviarie regionali.
  • Riqualificazione, pulizia e messa in sicurezza di tutte le stazioni ferroviarie regionali, con l'insediamento, dove possibile, di esercizi pubblici come bar, tabaccherie, giornalai ecc. per offrire servizi aggiuntivi ai viaggiatori, a partire dalla vendita di biglietti e abbonamenti.

La costruzione e l’avvio della nuova linea Alta Velocità Roma-Napoli ha consentito di superare le limitazioni di carattere infrastrutturale, quale la necessità di raddoppio dei binari, nonché la bassa capacità residua tesa a soddisfare la domanda potenziale da parte della preesistente rete ferroviaria. Pertanto interventi di riqualificazione degli attuali impianti di segnalamento ferroviario e di acquisizione di adeguato materiale rotabile del tipo TAF (Treni ad Alta Frequentazione) potrebbero in tempi brevi costituire la premessa per la realizzazione di una Rete Metropolitana Regionale.

[foto Flickr]

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